Art e Dossier

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Art History: ricerca iconografica

Annunciazione

L’episodio dell’Annunciazione viene raccontato soltanto nel Vangelo di Luca, ma per la sua importanza dottrinale è uno dei soggetti più rappresentati dell’arte sacra. I tre elementi fondamentali dell’iconografia sono l’arcangelo Gabriele, Maria e la colomba dello Spirito Santo che scende su di lei con un fascio di luce. La colomba può essere anche sostituita o affiancata da Dio Padre. L’arcangelo porta una veste bianca, può essere raffigurato in volo o su una nuvoletta, anche se più spesso è in piedi o in ginocchio davanti a Maria. Gli scritti di san Bernardo collocano l’evento in primavera, il 25 marzo: da qui la presenza di alberi verdi, di fiori, poi sostituiti dal giglio simbolo della purezza di Maria. Il fiore può essere tenuto dall’angelo o essere posto in un vaso di vetro attraversato dalla luce. Quest’ultima immagine, così come i raggi che penetrano da una finestra, sono simboli dell’Incarnazione. A causa della rivalità tra le due città, in area senese il giglio, emblema di Firenze, può essere sostituito, per esempio, da un ramo di olivo. La scena si svolge abitualmente all’esterno, sotto una loggia o un portico aperto. Può avere luogo, anche se più raramente, in una stanza chiusa, la camera di Maria. La presenza del letto è il simbolico “Thalamus Virginis”, il letto della sua unione con Dio. Nelle figurazioni nordiche l’episodio è dipinto anche all’interno o sulla soglia di un edificio gotico illuminato, simbolo della Chiesa cristiana, in opposizione a una buia costruzione di fattezze romaniche presente sullo sfondo, allusione alla sinagoga, ovvero all’antica legge. Può trovare posto nella composizione anche un giardino recintato, “hortus conclusus”, o una torre, allusioni alla castità di Maria. Maria, effigiata in piedi, seduta o più spesso inginocchiata, può avere in mano una rocca per filare la lana e un cestino da lavoro: le leggende apocrife infatti raccontano che la Madonna venne allevata nel tempio di Gerusalemme dove filava e tesseva per i sacerdoti. Quasi sempre si riscontra la presenza di un libro, aperto su un leggio o anche chiuso in mano alla Vergine. È frequente la presenza di cartigli o di parole incise che rimandano al passo del Vangelo di Luca.