Art e Dossier

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Art History: ricerca iconografica

Caterina d’Alessandria

Di questa santa non conosciamo alcun dato storico sicuro. La tradizione leggendaria che la colloca nel IV secolo ha inizio nell’alto Medioevo. Caterina, donna molto bella, erudita in tutte le arti e le scienze, era figlia di un re, Costo. Fu convertita da un eremita al cristianesimo e in una visione ricevette da Cristo l’anello del matrimonio mistico con lui. Rifiutò quindi qualsiasi altro pretendente. A diciotto anni cercò di convertire con argomentazioni filosofiche l’imperatore Massenzio (o Massimiano), che voleva sedurla. Non riuscendo a ribattere nulla, l’imperatore fece venire ad Alessandria quindici (o cinquanta) filosofi. Caterina però convinse tutti della verità del cristianesimo. Massenzio uccise i filosofi e la gettò in prigione condannandola a essere martirizzata con quattro ruote provviste di punte. Ma la santa si salvò grazie all’intervento di un angelo che spezzò lo strumento di supplizio. L’imperatore allora la fece decapitare. Gli angeli trasportarono il suo corpo sul monte Sinai. Suoi tipici attributi sono la ruota chiodata, la spada, la corona in riferimento al suo sangue reale, la palma del martirio, l’anello e il libro, emblema di sapienza. Come patrona degli eruditi e degli studenti è raffigurata circondata dai simboli della cultura, libri aperti, strumenti matematici, globi terrestri. È frequente la raffigurazione del suo matrimonio mistico con Cristo.