Art e Dossier

La mostra Romanticismo, ospitata nella doppia sede delle Gallerie d’Italia - Piazza Scala e del Museo Poldi Pezzoli a Milano per la prima volta esplora in maniera esaustiva le caratteristiche che contraddistinsero la corrente romantica che, tra il 1815 (anno del Congresso di Vienna) e il 1848 (anno delle Cinque Giornate di Milano, e della rivoluzione a Roma e Venezia), interpretando i profondi cambiamenti avvenuti in quegli anni, nel modo di vivere, di vedere e rappresentare la realtà, modificò in maniera sensibile la letteratura, la musica e le arti figurative. Con oltre duecento opere, l'esposizione, a cura di Fernando Mazzocca, restituisce il fermento culturale che caratterizzò il movimento, sottolineando anche la diversità di linguaggi utilizzati e la rottura nei confronti delle idee legate alla gerarchia dei generi, con la conseguente rivalutazione di soggetti prima considerati minori quali il paesaggio, i ritratti o le scene di vita quotidiana. Fra le opere in mostra, dipinti e sculture, non solo esempi di artisti italiani quali Ippolito Caffi, Giuseppe e Carlo Canella, Francesco Hayez, Domenico e Girolamo Induno e molti altri, ma anche di esponenti internazionali come Caspar David Friedrich, William Turner, Jean-Baptiste-Camille Corot che mostrano le numerose relazioni tra il romanticismo italiano e quello europeo. Un'attenzione particolare viene inoltre rivolta al ruolo svolto da Milano, uno dei maggiori centri della civiltà romantica, sia per quanto riguarda le arti figurative sia letterarie e musicale. La mostra rimarrà aperta fino al 17 marzo 2019.