Art e Dossier

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Luca Crema: biografia


«A quel tempo mi veniva incontro, magro allampanato com’era, con l’ombrello anche d'estate - perché era d’estate - con l’altra mano portava una cartella gigante e dentro c’erano quelle cose che non ho mai deciso se chiamarle disegni o dipinti, vere e proprie tavole, pesanti per chiunque ma non per lui - e mi ricordo che c’era un tizio con me il quale disse: ‘Madonna!’ E ancora adesso mi chiede di lui, di Luca Crema, per l'anagrafe – ‘Madonna che perfezione!’ - pensare che era fermo a Michelangelo, non so se mi spiego - insomma mi veniva incontro come un quadro se avesse le gambe, e siccome questo quadro era accompagnato da altri quadri allora m’evocava Velazquez, o come diavolo si scrive, mi venivano incontro delle pitture e una metapittura, perciò quando finalmente vidi i suoi quadri ero già bell'e sedotto - poi, dentro, nelle scene, c'era spesso lui, a volte come osservatore (starei per dire) neutrale, a volte come protagonista, insieme a una miriade di dettagli curati con precisione anatomica, come avendoli copiati da qualche parte, per esempio in un sogno, e osservando i suoi blu mi sono sempre detto: questo sogna a colori - da cui la grande novità in pittura, udite udite, Luca Crema sogna a colori - e che mente egli abbia lo puoi intuire dalla complessità dei marchingegni che come un Leonardo lascia al futuro attonito... A proposito di futuro, tempo fa gli dissi: 'Avresti dovuto disegnarli tu i costumi di Matrix'; mi rispose con
l'emoticon del sorriso, ma io sentivo che rideva proprio, magari tra sé e sé, dell'ingenua pensata, perché nessuna fantascienza prescinde dal reale come fa lui, con la matita o senza.»
Mauro Mazzetti, scrittore e poeta romano

Sito internet: www.lucacrema.com

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