Art e Dossier

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Bozena Krol Legowska: biografia

Per la prima italiana di Bozena Krol Legowska, Vittorio Piccini scrive e pubblica su Toscana Oggi del 16 Maggio 2004 la seguente critica:

Ha scelto Saturnia, sua patria di adozione, per la prima personale italiana, Bozena Krol-Legowska, artista polacca trapiantata in questo angolo suggestivo di Maremma immerso tra ruderi di gloriose civiltà ed effluvi di acque calde.
Nella sua antologia pittorico-scultorea, che si esalta nelle forme del "Sacro e Profano", la giovane figlia d'arte di Zakopane rivela tutta la sua forza creativa e la sintesi di studio è ricerca di una multiforme espressività. Le figure umane, velate da un evidente positura malinconica, raccontano la fatica e la sofferenza del vivere, com’è nella sua terra, e hanno molteplici richiami alle correnti storiche e qualche sottile, inconscio, riferimento all' altra polacca, Tamara de Lempicka. (...)
Nella rassegna, le pietre scolpite, da quelle di travertino, all' arenaria, all' alabastro,ai levigatissimi marmi policromi, hanno un ruolo fondamentale. Rappresentano un riferimento astratto e un rincorrersi concentrico lineare, di segni sinuosi, come conchiglie o spirali di vento e mettono in mostra l' esteticità pura del suo lessico. (...)
In un tempo in cui i mass-media diffondono simboli ripetitivi per essere facilmente riconoscibili e, quindi, commerciali, vincoli ai quali cedono anche i creativi, l'artista polacca, che si rifà alle fonti classiche del suo paese, e non si lascerà attrarre dalle lusinghe dell' apparire, ma rimarrà una novità importante che potrà attingere e trarre ispirazione anche da questa terra degli Etruschi.

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