Art e Dossier

Le conseguenze dovute al Covid-19: Murakami abbandona il suo film e si rinnova

categoria: Blog
12 ottobre 2020

Il Covid 19 ha stravolto la vita di ciascun individuo, in particolare ha segnato le vite di numerosi artisti, che ancora oggi cercano continuamente di rinnovarsi per far fronte al futuro. Takashi Murakami: classe 1962 di origine giapponese è l’esempio più lampante per descrivere questa situazione. È un’artista poliedrico, nel 2001 conia il termine “Superflat” utilizzato per descrivere la corrente giapponese del postmodern nel nuovo millennio. Le sue tecniche e capacità artistiche spaziano dalla pittura alla scultura, fino ad arrivare al settore della regia cinematografica. L’artista negli ultimi mesi è costretto a rinnovarsi, dopo le numerose perdite finanziare subite a causa del Covid 19, che lo hanno portato ad abbandonarele riprese del suo film, dovendo così cambiare tattica per rialzarsi economicamente. Proprio a seguito del suo ultimo lavoro sul grande schermo dal nome jelly fish eye 2 Mahashankl’imprenditore d’arte è costretto ad abbandonare la produzione cinematografica, dato che lo scorso 5 Luglio ha postato su Instagram un video di 15 minuti dichiarando rammaricato di vivere in difficoltà finanziarie. Il film in questione è il sequel di un lungometraggio uscito a dicembre del 2013 dal titolo jelly fish eye part1, già poco acclamato dalla critica e dal pubblico. Inoltre, sempre in questo breve video ha esposto che a causa di motivi prettamente fiscali dichiara di essere costretto a sospendere ogni lavoro con la Kaikai kiki: azienda fondata da lui stesso e fonte di lavoro per molti dei suoi collaboratori. Dopo i mesi estivi passati in totale silenzio, l’artista si rinnova. L’abbondo del film sembra che non abbia influito sulla sua scomparsa come artista dai riflettori mondiali, bensì sembra che abbia instaurato in lui una nuova consapevolezza per poter far fronte alle conseguenze finanziare dovute al Covid 19Murakami ha annunciato una partnership con la leggendaria acqua francese Perrier. La collaborazione è stata diffusa attraverso un video postato su tutti i social-network dell’azienda e di Murakami, lui stesso ha espresso profonda gioia per poter collaborare con un marchio di grande fama come Perrier, aggiungendo che le bottiglie d’acqua dell’azienda gli suscitano ricordi lontani e grandi sorrisi, come quelli dei suoi iconici fiori. Il presunto fallimento di Murakami è stato solo un esempio delle conseguenze che il Covid 19 ha avuto su tutti noi. Moltiartisti, prima di lui, hanno sfruttato la situazione come un’occasione per poter far riemergere la propria immagine al pubblico ed essere più “appetibili” al mercato. Analoga a Murakami vi è la situazione della sua conterranea Kusama, la quale è stata ingaggiata dalla prestigiosa casa francese di champagne Veuve Clicquot; mossa astuta per far fronte alle difficoltà legate al Covid 19. L’etichetta e la confezione delle bottiglie di annata 2012 sono state adornate con motivi floreali e pois tipici dell’artista, che simboleggiano l’energia vitale. Un esempio virtuoso di rinnovamentotutto italiano, senza eccedere nella perseveranza di creazioni e produzioni artistiche a fini puramente commerciali, è quello di Zerocalcare. L’artista/fumettista ha creato una serie di video dal nome: Rebibbia Quarantine. Mini video che hanno descritto la sua quarantena durante il periodo del Covid 19 e che sono stati promossi in televisione sul canale La7, aumentando così la sua popolarità. L’atteggiamento di Murakami può essere considerato come un suggerimento per gli artisti, i quali possono rinnovarsicontinuamente. Il Covid 19 ha cambiato sicuramente la vita di tutti e il futuro, forse, non sarà come prima, ma le occasioni possono bussare ad ogni porta. Il silenzio di molti noti artisti, come Takashi Murakami, può apparire come l’annuncio della fine delle loro produzioni artistiche, ma in realtà può dar vita ad un nuovo inizio, innescando virtuosismi che contribuiscono alla crescita e alla fama degli stessi artisti.

Giacomo Giorgi

Studente del Master Management dell’Arte e dei Beni Culturali

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