Matisse, Picasso, Modigliani, Miró
Matisse, Picasso, Modigliani, Miró. Capolavori del disegno dal Musée de Grenoble
a cura di Guy Tosatto
Giunti, Firenze 2024
240 pp., oltre 200 ill. colore
€ 35
«Il mio disegno al tratto è la traduzione diretta e la più pura della mia emozione. La semplificazione del mezzo lo rende possibile», scrive Matisse nel giugno 1939 su “Le Point”. E aggiunge che nonostante questo, i suoi disegni sono assai più complessi di quanto possano apparire a chi li considera semplici schizzi: «Sono generatori di luce, e se si guardano sotto un’illuminazione indiretta, racchiudono con evidenza, oltre alla destrezza e alla sensibilità della linea, la luce e le differenze di valori corrispondenti al colore». Queste sue Notes d’un peintre sur son dessin, ristampate più volte, restano fondamentali non solo come personale punto di vista sulla grafica, che sarà costante e diventerà medium predominante negli ultimi suoi anni, ma anche per capire un simile approccio di altri grandi maestri che nella prima metà del secolo scorso affrontarono l’avventura del disegno, con i mezzi e supporti più disparati. Di Matisse proprio in questi giorni si onora l’anniversario della scomparsa, avvenuta a Nizza il 3 novembre 1954, ed è lui, con due serie complete di disegni, Temi e variazioni (1941-1952), a far la parte del leone nel volume, denso di capolavori assoluti. Se Matisse è protagonista occulto, non si può non citare Picasso, Modigliani, Miró, presenti sin dal titolo di questo splendido catalogo che si affianca alla mostra padovana organizzata dal Musée di Grenoble a palazzo Zabarella (fino al 12 gennaio 2025). Catalogo e mostra sono patrocinati dalla Fondazione Bano, con la collaborazione di altre istituzioni, e curati da Guy Tosatto, già conservatore del museo. Le collezioni d’arte moderna del Musée de Grenoble, il primo d’arte moderna in Francia, hanno origine da un conservatore lungimirante, il pittore Pierre-André Farcy, noto come Andry-Farcy (1882-1950), che diresse il museo dal 1919 al 1949, e ottenne in tempi precoci, spesso come donazione degli artisti stessi, capolavori di Picasso (il museo è stata la prima istituzione pubblica a ottenere un suo dipinto) e di Matisse, come il grande Interno con melanzane. La collezione grafica, poi, è divenuta la più consistente di Francia dopo quella del Centre Pompidou, e lo testimoniano i centotrenta disegni esposti in mostra e commentati con osservazioni di grande interesse: spesso opere grafiche autonome, non schizzi, di quarantasette artisti europei (a parte Foujita, giapponese francesizzato), come Chagall, Miró, Bonnard, Vuillard (che figura in copertina con la vertiginosa gouache Donna con corpetto blu, del 1915).
Gloria Fossi