Art e Dossier

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Art History: ricerca iconografica

Cristo morto

Gesù Cristo, morto sulla croce, fu deposto per essere seppellito, grazie all’intervento presso Pilato di un membro del consiglio, seguace di Gesù, Giuseppe d’Arimatea, e di un altro consigliere, Nicodemo, che sembra essere stato colui che tolse i chiodi dal corpo del Crocifisso. Dopo la deposizione della salma di Gesù dalla croce, le tre donne presenti sul luogo dell’esecuzione – Maria, la madre di Gesù, Maria Maddalena e Maria, madre di Giacomo – lo piansero, assieme all’apostolo Giovanni, a Giuseppe d’Arimatea e a Nicodemo, prima che venisse deposto nella tomba, avvolto in un lenzuolo bianco. Il racconto della Deposizione, del Compianto e della Sepoltura di Gesù Cristo è riportato in tutti e quattro i vangeli del Nuovo Testamento, di Matteo, Marco, Luca e Giovanni. L’immagine della sola figura del Cristo giacente sulla pietra tombale, prima del seppellimento, appartiene a un’iconografia rara, che si trova esclusivamente nella pittura rinascimentale. La più celebre è quella dipinta da Andrea Mantegna e conservata alla Pinacoteca di Brera, che sembra essere un pretesto per evidenziare l’ardito scorcio prospettico del corpo del Cristo, mentre i due volti piangenti della Vergine e di san Giovanni sono relegati ai margini della composizione.