Art e Dossier

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Art History: ricerca iconografica

Perseo

Le gesta di Perseo furono rese note da Ovidio nelle Metamorfosi. L’eroe greco, figlio di Giove e Danae, fu gettato in mare con la madre dal nonno Acrisio, re di Argo, cui era stato predetto che il nipote lo avrebbe ucciso. Miracolosamente salvi, i due giunsero a Serifo, ma il tiranno dell'isola si invaghì di Danae e decise di tenerla con sé. Perseo disperato offrì al re, in cambio, la testa di Medusa. Prima di affrontare la terribile impresa, l’eroe già dotato di un paio di calzari alati, venne rifornito di un falcetto fatato da Mercurio, dell’elmo lucente da Marte e dello scudo a specchio da Minerva nel quale riuscì a vedere la testa della Gorgone riflessa e a ucciderla, senza rimanere fulminato dal suo sguardo fatale. Dalla mostruosa creatura decapitata uscì allora Pegaso, il cavallo alato. Di ritorno dall’impresa Perseo uccise un terrificante mostro che stava per divorare la principessa Andromeda legata a uno scoglio per essere sacrificata alle divinità marine adirate con la madre, Cassiopea, colpevole di superbia. Una volta liberata la principessa, Perseo la prese in moglie scatenando l’ira di Fineo, zio della fanciulla e già suo promesso sposo, che si presentò al banchetto nuziale con un agguerrito seguito di armati. L’eroe, benché solo, ebbe la meglio sul suo contendente grazie ai poteri magici della testa di Medusa che, innalzata verso Fineo e i suoi soldati, li pietrificò.