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Foligno e Spoleto in lizza per il titolo di Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2027

categoria: Eventi

È una candidatura congiunta quella che Foligno e Spoleto hanno presentato per aggiudicarsi il titolo di Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2027, bando promosso dal Dipartimento per le Attività Culturali del Ministero della Cultura (DiAC).

Superata la prima selezione, le due città umbre risultano ora finaliste e si presenteranno di fronte alla giuria durante l’audizione in programma il 16 ottobre 2025 a Roma, nella sede di Palazzo Poli.

Le linee guida del dossier Foligno–Spoleto in Contemporanea riflettono il profondo legame che unisce le città promotrici al mondo dell’arte, nel solco delle esperienze novecentesche di cui sono state protagoniste. Il Premio Spoleto, inizialmente animato da Leoncillo Leonardi e dal Gruppo di Spoleto, ha visto trionfare personalità del calibro di Mario Ceroli e Pino Pascali, mentre nel 1962 lo storico dell’arte Giovanni Carandente, grazie alla mostra Sculture nella Città, contribuì a trasformare Spoleto in un luogo della contemporaneità grazie agli interventi, fra gli altri, di Alexander Calder, Lucio FontanaBeverly PepperPietro Consagra, senza dimenticare Sol LeWitt, che, a partire dagli anni Settanta, considerò Spoleto una sorta di seconda casa. Pure Foligno, nella seconda metà del secolo scorso, salì alla ribalta internazionale con la mostra Lo spazio dell’immagine, inaugurata nel 1967 a Palazzo Trinci e arricchita dai lavori di artisti quali Lucio Fontana, Agostino BonalumiGetulio AlvianiLuciano FabroTano FestaPiero GilardiMichelangelo Pistoletto. Inoltre, dagli anni Duemila, il CIAC – Centro Italiano Arte Contemporanea a Foligno e Palazzo Collicola a Spoleto hanno fatto tesoro di tali esperienze, diventando un punto di riferimento istituzionale e rafforzando la fama delle due città umbre, che ospitano tuttora il Teodelapio di Alexander Calder, situato di fronte alla stazione ferroviaria di Spoleto, e la Calamita Cosmica di Gino De Dominicis, custodita nella ex Chiesa della SS. Annunziata a Foligno.

Accomunate da un passato e da un presente nel segno dell’arte, Foligno e Spoleto aspirano a conquistare il titolo di Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2027 proponendo la costruzione di un sistema culturale che incentivi la partecipazione, l’accessibilità, l’individuazione di nuovi talenti e lo sviluppo di competenze diffuse, mirando a portare l’arte oltre i confini degli ambienti istituzionali.

Tempospazio e relazione sono le parole chiave di un progetto basato su tre tipologie di attività: le iniziative FARO, ovvero grandi mostre, premi, interventi di arte pubblica e riletture di materiali d’archivio; proposte didattiche e formative a carattere partecipativo – come laboratori, incontri, inedite tipologie di dialogo fra comunità, arte e territorio; la realizzazione di una rete del contemporaneo per mappare e connettere le realtà che operano localmente e per rinsaldare la collaborazione fra enti provati, pubblici e produttivi, sfruttando l’innovazione digitale e concretizzando l’idea di una Capitale Diffusa.

Come sottolinea Tommaso Bori, vicepresidente e assessore alla cultura della Regione Umbria,

“le nostre due città con grande impegno hanno promosso una candidatura che la Regione ha sposato fin dall’inizio e che ha voluto fortemente sostenere. Crediamo e vogliamo un’Umbria che punta sulla crescita e sulla visibilità anche attraverso la cultura come elemento che qualifica il nostro territorio. La candidatura attraverso un progetto congiunto tra Foligno e Spoleto si basa su una storia di straordinaria rilevanza nel panorama dell’arte contemporanea italiana. Negli ultimi settant’anni, le due città sono state autentici laboratori di innovazione e sperimentazione. L’impegno congiunto delle istituzioni comunali e regionale mira a rafforzare ulteriormente questo posizionamento, creando un polo d’eccellenza che possa contribuire in modo significativo alla valorizzazione dell’arte contemporanea in Italia e all’estero”.

Arianna Testino