Labirinto della Masone: la svolta digital in attesa di Serafini
Il complesso che sorge alle porte di Fontanellato, nella pianura parmense, e che comprende il vastissimo labirinto in bambù, si appresta a festeggiare i suoi primi dieci anni e riapre al pubblico dall’8 febbraio dopo la consueta pausa invernale. Il Labirinto della Masone è, e intende essere sempre più, un punto d’incontro, una location legata al territorio nonché cosmopolita; oggi l’esperienza di visita diventa più innovativa, creativa e accessibile grazie alla realizzazione di un ambizioso progetto di digitalizzazione del proprio patrimonio. Mediante fondi dell’Unione Europea – NextGenerationEU, si è infatti riunito il team multidisciplinare di Spazio Geco, composto da architetti, ingegneri, informatici, storici dell'arte, archeologi, esperti di comunicazione e beni culturali dediti alla progettazione di allestimenti su misura, immersivi, interattivi, digitali ed artigianali 4.0. Grazie al loro lavoro sono stati installati, sia nel labirinto di bambù sia nelle sale della collezione d’arte, diversi totem con i quali è possibile consultare una mappa tattile ed essere invitati a scaricare la nuova app Labirinto della Masone, ricca di contenuti che seguono tre diversi filoni narrativi: “Un editore e il suo labirinto”; “Arte e bambù” e “Le sfide del Signor Curatore”. In particolare si potrà accedere a dei mini-podcast pensati per accompagnare il percorso di visita, così da scoprire prospettive diverse sul mondo di Franco Maria Ricci: ai linguaggi video si affiancano testi scritti per i non udenti, file audio per non vedenti e ipovedenti; si possono inoltre modificare font, dimensioni e contrasti di colori per agevolare la fruizione dei contenuti anche da parte di persone con disturbi visivi e dell’apprendimento. È stato inoltre predisposto un tour virtuale dedicato a persone con ridotta mobilità o a chi non può raggiungere fisicamente il labirinto e il museo, consentendo anche di partecipare in live streaming ad alcuni eventi organizzati alla Masone.
Nel corso del 2025 il Labirinto propone, come sempre, un ricco programma culturale: dal 28 febbraio si svolgeranno cinque appuntamenti serali della rassegna Ora d’arte, mentre a fine marzo verrà inaugurata la mostra Da Serafini a Luigi. L’uovo, lo scheletro, l’arcobaleno, a cura della Fondazione Franco Maria Ricci e dello stesso artista che ha creato un allestimento site-specific. Il visionario autore del Codex Seraphinianus, pubblicato per la prima volta da Ricci nel 1981, sarà quindi protagonista di un’esposizione onirica e misteriosa. A inizio luglio torna infine Lost, prestigioso e ormai seguitissimo festival immersivo che celebra le espressioni contemporanee di musica elettronica e arte.
Marta Santacatterina