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Le installazioni avvolgenti di Chiharu Shiota in mostra a Torino

categoria: Grandi Mostre

Chiharu Shiota. The Soul Trembles

Torino
MAO Museo d’Arte Orientale

I celebri intrecci di fili rossi o neri di Chiharu Shiota danno vita a strutture imponenti, avvolgono gli spazi in cui si collocano, ne trasformano i volumi e guidando i visitatori in un’esperienza immersiva affascinante e allo stesso tempo inquieta, nella quale il movimento si alterna alla stasi. Il MAO, Museo d’Arte Orientale di Torino, dedica un’ampia mostra a questa artista giapponese che viene ospitata in un museo di arte asiatica per la prima volta. Curata da Mami Kataoka - direttrice del Mori Art Museum che ne ha concepito il progetto originale - e Davide Quadrio, direttore del museo, l’esposizione è concepita come un’unica grande installazione che dialoga con le opere e gli spazi del museo, dall’area delle mostre temporanee alle gallerie delle collezioni permanenti, e ripercorre l’intera produzione di Shiota attraverso disegni, fotografie, sculture, alcune installazioni ambientali e monumentali nonché interventi site-specific e nuove opere realizzate per l’occasione. Tra i lavori più iconici sono presenti Where Are We Going? (2017), con il motivo ricorrente della barca che evoca visioni di vite e futuri incerti; Uncertain Journey (2016), con scheletri di imbarcazioni avvolti da fili rossi; In Silence (2008), con un pianoforte bruciato e le sedute per il pubblico immersi in un reticolo di fili neri, così da suggerire il silenzio che segue alla distruzione; infine la monumentale Accumulation - Searching for the Destination(2021), nella quale centinaia di valigie oscillanti si trasformano in emblemi di ricordo, spostamenti, migrazioni e archetipi del viaggio compiuto da ciascuno di noi.

Per creare le sue opere Chiharu Shiota si ispira spesso a esperienze personali, ricordi, emozioni, immagini e visioni oniriche che, grazie a un personale linguaggio artistico, traduce nella creazione di spazi di silenzio e contemplazione, invitando a interrogarsi su concetti universali ed esistenziali quali l’identità, la relazione con l’altro, la vita e la morte. Attraversando i confini temporali e spaziali, i suoi lavori coinvolgono quindi la parte più intima e vulnerabile dell’essere umano.  

“Con questo progetto il MAO prosegue nel suo processo di evoluzione: da museo di arte antica a luogo del contemporaneo, di cura e di tempo lento”, ha dichiarato Davide Quadrio. “La mostra di Chiharu Shiota nasce al MAO come progetto site-specific che dialoga in modo naturale con le opere delle collezioni di arte asiatica, trasformando lo spazio del museo in qualcosa di vivo e in continua evoluzione. Attraverso installazioni monumentali e al tempo stesso intime, che parlano un linguaggio universale, The Soul Trembles esplora la fragilità umana e offre al visitatore la possibilità di intraprendere un viaggio interiore, liberatorio e condiviso.”

Marta Santacatterina