Art History: ricerca iconografica
Ester
La giovane ebrea Ester, figlia adottiva del dignitario di corte Mardocheo, fu una delle eroine che nel racconto biblico riescono, grazie al loro coraggio, a salvare il proprio popolo dalle persecuzioni, in questo caso da quelle del re persiano Assuero (Artasere). Questi, dopo avere ripudiato la moglie Vasti che si era rifiutata di apparire pubblicamente durante un banchetto, aveva scelto Ester come nuova regina tra le più belle vergini di tutto il regno, non conoscendo però le sue origini. Quando si apprese che Assuero aveva firmato, sotto la spinta del suo primo ministro Aman, un editto irrevocabile con cui proclamava una persecuzione contro gli ebrei, Ester fu persuasa dal padre a intervenire presso il re. Accettò, pur sapendo che presentarsi al marito senza essere convocata avrebbe significato per lei la morte certa. Dopo avere digiunato, insieme agli altri ebrei, per tre giorni, e dopo essersi fatta bella, Ester si presentò nella sala delle udienze debole per la fame, e quando il re, adirato, la guardò, lei svenne e la serva che l’accompagnava dovette sorreggerla. Quest’immagine commosse il cuore di Assuero, il quale, invece di punirla, la toccò con il suo scettro d’oro indicando così che poteva rimanere in vita, e, balzato dal trono, la prese tra le braccia chiedendole benevolmente cosa volesse. Ester invitò a cena il re e Aman, il ministro che intanto Aman aveva ordinato la morte di Mardocheo, perché si era rifiutato di inchinarsi davanti a lui. Il re Assuero salvò Mardocheo, che una volta aveva sventato una congiura contro di lui. Durante la cena, Ester implorò grazia per il proprio popolo, e Aman, che aveva persino tentato di sedurla, venne impiccato.