Art e Dossier

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Galleria Carla Sozzani: in mostra Domus di Gio Ponti

categoria: In galleria
15 April – 6 May 2018

Domus 90. Gio Ponti

Milano
Galleria Carla Sozzani

La rivista che ha fatto la storia dell’architettura e del design compie novant’anni: per festeggiare l’importante anniversario la Galleria Carla Sozzani di Milano ha dedicato una mostra al fondatore di “Domus”, quel Gio Ponti che – già direttore artistico della Richard Ginori e capofila di gruppi impegnati in quegli anni a produrre oggetti e mobili d’avanguardia – nel 1928, insieme all’editore Giovanni Mazzocchi, diede vita a pagine che ancora oggi, grazie alla guida di Michele de Lucchi, sono punto di riferimento internazionale per architetti, designer e artisti. La mostra ripercorre la carriera del direttore – lo fu per tutta la vita, con un’interruzione solo tra il 1941 e il 1947 – esponendo materiali d’archivio e facendoli ruotare attorno al tema della casa, con focus su singoli oggetti, sulle copertine di “Domus”, su disegni riprodotti in grande scala dove si manifesta chiaramente il solido approccio progettuale di Gio Ponti, che nella sua rivista diede sempre ampio spazio alla valorizzazione dell’artigianato e delle arti decorative, anche in relazione alla sua attività per la Triennale di Milano. E a testimoniare questa sintesi tra le arti i visitatori sono accolti dal celebre vaso Prospettica, realizzato per Richard Ginori nel 1925, e il percorso prosegue poi con la sedia Superleggera, con la poltrona Gabriela, detta “sedia di poco sedile” del 1971, con il tessuto Legge mediterranea e con la rassegna di cover coloratissime di “Domus” disegnate dallo stesso Gio Ponti tra 1939 e 1940, negli anni che precedono l’entrata dell’Italia fascista nella Seconda guerra mondiale, evento solo accennato nelle illustrazioni dalla presenza del Tricolore. Non manca l’architettura, rappresentata dalle gigantografie degli edifici firmati da Gio Ponti che si stagliano sul fondo giallo delle pareti e che dialogano con le sue contemporanee produzioni di mobili, di servizi di piatti dalla decorazione geometrica e a tinte vivaci o di oggetti pensati per la casa o per gli hotel e sempre caratterizzati dalla praticità. Chiude la mostra una serie di lettere, biglietti di auguri e ringraziamenti dove fanno capolino piccoli disegni dedicati, “con garbo e attenzione” come dichiarano i curatori, ad amici e familiari: un lieve spaccato sulla vita privata di quell’architetto poliedrico e instancabile che fu Gio Ponti.

Marta Santacatterina