Art History: Ricerca iconografica
Dafni
Nella letteratura antica la storia di Dafni – da non confondere con l’omonimo amante del romanzo di Longo Sofista Dafni e Cloe (III secolo d. C.) – è stata tramandata da Ovidio (Ars Amandi 1, 732), Diodoro (4,84) e Teocrito (Idilli 8 e 9). Dafni viene descritto come un pastore siciliano, figlio di Ermes/Mercurio e di una Ninfa acquatica e fratello (o fratellastro) di Pan. Istruito da questi nell’arte del flauto (la siringa, il flauto dei pastori), Dafni fu ritenuto il creatore della poesia bucolica e, forse, per questo associato ad Apollo, dio del canto e della musica, al quale si attribuiva l’invenzione del flauto e della lira. Poiché Dafni aveva creato molte melodie che Artemide/Diana ascoltava volentieri, giurò di non cadere mai vittima dell’amore. Per questo fu punito dalla dea Afrodite/Venere con un amore per una fanciulla che lo consumò fino a farlo morire. Secondo un’altra tradizione Dafni venne punito con la cecità da una Naiade, alla quale egli era stato infedele.