Art e Dossier

Centro Pecci: un’estate ricca di mostre

categoria: Mostre
30 maggio – 8 settembre 2025

Smisurata. Opere XXL dalla collezione del Centro Pecci

Prato
Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci

Sono le opere di una collezione a determinare la vita e la fisionomia del luogo in cui vengono conservate: secondo questo principio basilare, Formafantasma ha di recente ideato un nuovo allestimento permanente delle raccolte del Centro Pecci di Prato con l’obiettivo di radicare maggiormente il museo nel territorio e di consentire a chi vi abita di riunirsi attorno a un patrimonio comune. Naturalmente si sono dovute compiere delle scelte che, seppur improntate a criteri di elasticità e accessibilità, non hanno permesso di esporre al pubblico la totalità della collezione che si è venuta a creare presso il Centro Pecci dal 1988; era infatti necessario garantire lo spazio adeguato alle molte attività del museo e alla programmazione temporanea. In particolare fino a oggi riposavano nei depositi alcune opere di grande e grandissimo formato che tuttavia costituiscono esempi di un potere suggestivo e soverchiante dell’arte e che si sono profondamente radicate nell’immaginario collettivo della vasta comunità che abita Prato e la Toscana e che comprende circa cento nazionalità.

Ecco allora che il team del Centro Pecci, grazie anche al contributo dell’architetto Ibrahim Kombarji, ha ideato il progetto Smisurata, una mostra che intende restituire ai lavori di grande formato lo spazio e la rilevanza che meritano, dando allo stesso tempo ai visitatori la possibilità di confrontarsi con creazioni fuori scala con cui costruire una nuova alleanza tra gli spazi del museo, il suo patrimonio e le comunità che lo visitano. Il percorso espositivo si innesta senza soluzione di continuità su quello permanente, chiamato Eccentrica, e che si chiude proprio con un’opera “smisurata”, la Luna di Fabio Mauri.

Inoltre, grazie alla vincita del bando ministeriale PAC 2024 promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, entra a far parte della raccolta permanente del Centro Pecci l’opera video La marcia dell’uomo di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi. Presentata per la prima volta alla 49. Biennale di Venezia curata da Harald Szeemann nel 2001, l’installazione video – disposta su tre grandi schermi dedicati rispettivamente alle sequenze di fine Ottocento, degli anni Venti e infine degli anni Sessanta del Novecento - ruota attorno ai temi delle repressioni culturali e dei grandi rimossi della storia, come il colonialismo italiano in Africa, raccontando uno sguardo europeo sul Continente africano intriso di pregiudizio e disprezzo, quando non di esplicita violenza. 

Infine al Centro Pecci si può visitare Davide Stucchi. Light Lights, a cura di Stefano Collicelli Cagol, prima esposizione personale dell’artista di Vimercate in un’istituzione italiana. Il percorso propone sculture realizzate tra il 2019 e il 2025, tutte ispirate al tema della luce.

Marta Santacatterina