Juan Muñoz. Double Bind & Around
L’uomo riscoperto da Muñoz
La mostra curata da Vicente Todolí, intende rendere omaggio a uno dei maggiori rappresentanti della scultura contemporanea e permette di ammirare l’imponente installazione intitolata Double Bind esposta un’unica volta nel 2001 presso la Turbine Hall della Tate Modern. La poesia, l’architettura, il cinema, la filosofia e la musica sono alcuni dei riferimenti dell’artista che ha scelto la scultura come forma principale di espressione, ma che si è anche dedicato al disegno, alla scrittura e alla creazione di performance. Nelle sue sculture la figura umana ritorna a essere protagonista e diviene cardine della ricerca sulle relazioni tra spazio architettonico e individuo. Quindici opere ripercorrono la carriera di Muñoz, tra queste, oltre al già citato Double Bind, costituito da una struttura architettonica di oltre 1500 metri quadrati, anche l’enigmatica The Nature of Visual Illusion (1994-1997) che si basa sul rapporto tra realtà e illusione. Mentre in Living in a Shoebox (For Diego) (1994), composta da due figure posizionate in una scatola da scarpe che si muove ininterrottamente su rotaie di un treno giocattolo, l’artista pone l’accento sulle implicazioni tra movimento e scultura. Infine in Many Times (1999), uno dei più grandi gruppi scultorei realizzati da Muñoz, è il senso di smarrimento e solitudine davanti all’alterità e all’estraneità che diventa protagonista. Catalogo HangarBicocca.