Art e Dossier

A Palermo una mostra sulle opere e sulla vita di Pablo Picasso

categoria: Mostre
12 gennaio – 4 maggio 2025

Celebrating Picasso. Capolavori del Kunstmuseum Pablo Picasso di Münster

Raccontare sia l’artista sia l’uomo è l’obiettivo dell’esposizione palermitana organizzata in collaborazione con il Kunstmuseum Pablo Picasso di Münster, istituzione che ha concesso la maggior parte delle opere esposte a Palazzo Reale. Tra gli 84 pezzi in totale, tre sono i dipinti, mentre è molto ampia la presenza di lavori di grafica (litografie, linoleografie, acquetinte, acqueforti, puntesecche), cui si aggiungono un nucleo di ceramiche e una serie di fotografie scattate da David Douglas Duncan, il principale fotografo dell’artista che nel 1956 ottenne da Picasso l’accesso totale al suo studio e ai suoi spazi abitativi, trovandosi così nelle condizioni di produrre un reportage rappresentativo sia della sfera privata sia di quella lavorativa dell’artista di Malaga.

Le tematiche al centro della mostra sono numerose e prevedono diversi focus, tra cui quello dedicato alle “muse”, amanti, mogli e altre figure femminili cui si ispirò il genio catalano, dando vita a una continua simbiosi tra eros e creatività. Molti, ad esempio, sono i ritratti di Françoise Gilot che si possono ammirare nel percorso espositivo. Durante il soggiorno ad Antibes Picasso dipinse Pescatore seduto con berretto, opera attorno alla quale ruota una riflessione sull’atmosfera mediterranea e sul particolare stile messo a punto dall’artista a partire dalla fine degli anni Trenta. Capisaldi iconografici di Picasso furono anche i soggetti della colomba – tanto che proprio Paloma venne chiamata la seconda figlia – e della corrida, e a entrambi sono dedicati degli approfondimenti: nel primo si richiama il manifesto per il Congresso degli intellettuali per la pace del 1949 chiesto a Picasso dall’amico e scrittore Louis Aragon e alle successive raffigurazioni della colomba; nel secondo i protagonisti sono i tori e i toreri, mostrati grazie ad alcune acquetinte e linoleografie realizzate da dal 1954. Non mancano i ritratti dei bambini, in particolare delle piccole Claude e Paloma, e le opere che mettono al centro gli animali domestici di Picasso, che si narra essere stato molto amorevole con i suoi cani. 

Come è noto, l’artista si dedicò anche alla ceramica: dopo la fine della Seconda guerra mondiale a Vallauris, nel Sud della Francia, realizzò varie nature morte, soprattutto con pesci. Sempre a Vallauris, il 14 aprile 1958 Picasso dipinse uno dei suoi rari dipinti di paesaggi e il dipinto è esposto a Palermo. Il percorso espositivo comprende infine una sezione video con documentari e interviste.

Una mostra sfaccettata, quindi, che attraverso le opere consente di fare emergere l’impronta autobiografica dell’arte di Pablo Picasso, nonché la mutevolezza e le contraddizioni di uno dei massimi esponenti del Novecento mondiale.

Marta Santacatterina