Van Dyck a Genova
Van Dyck e i suoi amici fiamminghi a Genova 1600-1640
Quattro sezioni conducono il visitatore a Palazzo della meridiana a Genova fra il 1600 e il 1640 a diretto contatto con l’ambiente artistico di quegli anni nella mostra Van Dyck e i suoi amici fiamminghi a Genova 1600-1640. L’esposizione, che si sofferma in modo particolare sulla permanenza in città di Antoon van Dyck dal 1621 al 1627, illustra anche il panorama culturale che accolse l’artista e quanto questo sia stato modificato dal soggiorno del fiammingo a Genova. Le prime due sezioni mostrano come all’arrivo di Van Dyck a Genova, infatti, non solo fosse già attiva da diversi anni la bottega di Cornelis e Lucas de Wael, ma anche come fosse presente una “colonia” di artisti provenienti perlopiù da Anversa, ben inserita nell’ambiente cittadino. Pittori come Vincent Malò, allievo di Rubens e Jan Roos, apprezzati dall’aristocratica committenza, che diedero vita, accogliendo anche i giovani pittori genovesi nelle loro botteghe, a un rinnovato linguaggio pittorico che univa la tradizione fiamminga con quella locale, come dimostrano per esempio le nature morte di Jan Roos, Stefano Camogli e Pieter Boel. Le sezioni finali sono interamente dedicate all’attività di Van Dyck e in particolare ai ritratti eseguiti per la committenza genovese e all’influenza che il Crocifisso del museo di Palazzo reale, realizzato nel 1622, ebbe sull’arte successiva. La mostra, curata da Anna Orlando, è accompagnata da un catalogo edito da Sagep editori.