Art e Dossier

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Art History: ricerca iconografica

Pietro martire

Frate domenicano nato a Verona da genitori di fede catara, Pietro (1205 circa-1252) è ricordato soprattutto per la sua accanita lotta contro le eresie e per le sue doti di predicatore. Inquisitore inflessibile, venne assassinato sulla via da Como a Milano da due sicari assoldati proprio dai catari. Questa sua tragica fine lo avvicina ai primi martiri cristiani con i quali condivide infatti l’attributo della palma del martirio. Venne canonizzato l’anno successivo alla sua morte diventando il primo martire domenicano. La sua figura appare molto frequentemente nelle opere dell’ordine. Il santo è raffigurato con l’abito domenicano e con il cranio spaccato da un’accetta e un coltello nel petto; in mano oltre alla palma può reggere il crocifisso e un libro. Nelle scene narrative, ambientate in un bosco, Pietro è riverso a terra con la mano alzata in gesto di difesa mentre uno degli assassini sta per colpirlo. Il frate che lo accompagna fugge o resta vittima dell’aggressione. In cielo possono apparire gli angeli con la palma. Poiché la leggenda narra che morendo recitò il Credo o lo scrisse col proprio sangue, alcune volte sono riprodotte le prime parole di questa preghiera. Prima e dopo la sua morte Pietro avrebbe compiuto numerosi miracoli e guarigioni prodigiose, rendendo la parola ai muti, risanando i malati, convertendo gli eretici, cacciando il demonio dagli ossessi.