Art e Dossier

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150 anni di Impressionismo: Claude Monet in mostra a Padova

categoria: Grandi Mostre
9 March – 14 July 2024

Monet. Capolavori dal Musée Marmottan Monet di Parigi

Tra gli anniversari più importanti che si celebreranno nel corso del 2024 c’è senz’altro quello della prima mostra dei pittori impressionisti, inaugurata il 15 aprile 1874 nello studio del fotografo Félix Nadar a Parigi. Prendendo le distanze dalla pittura accademica allora in voga, trentuno artisti avevano infatti fondato cosiddetta “Società anonima degli artisti, pittori, scultori, incisori” che comprendeva, tra gli altri, Claude Monet, Pierre-Auguste Renoir, Paul Cezanne, Camille Pissarro, Alfred Sisley, Edgar Degas, Berthe Morisot. Oggi sono passati centocinquant’anni e quei pittori, che avevano scelto la via della luce e della pittura en plein air, non hanno ancora smesso di esercitare il loro fascino su un pubblico molto vasto. 

Si inserisce in questo contesto commemorativo l’iniziativa organizzata a Padova dove, negli spazi espositivi del Centro Culturale Altinate San Gaetano, sono giunte circa sessanta opere provenienti dal Musée Marmottan Monet che conserva la generosa donazione fatta dal figlio di Monet, Michel, nel 1966: un gesto grazie al quale è stato possibile formare la più grande e importante collezione di dipinti dell'impressionista. L’occasione è quindi preziosa per ammirare i dipinti che Monet custodiva gelosamente nella sua dimora di Giverny, tanto più che per i prossimi anni il museo parigino non li renderà più disponibili per esposizioni in Italia.

Grazie al progetto di Sylvie Carlier, curatrice generale del Musée Marmottan Monet, con la co-curatela di Marianne Mathieu di Aurélie Gavoille, la mostra di Padova affianca ai dipinti di Monet alcuni lavori dei suoi maestri e amici: Delacroix, Boudin, Jongkind, Renoir e Rodin. Il percorso passa in rassegna le principali tappe della ricerca artistica del padre dell’Impressionismo: dagli esordi sulla costa della Normandia ai viaggi in Olanda, Norvegia e Londra, fino alla sua ultima ricerca concentrata sulla rappresentazione delle ninfee e sul rapporto privilegiato con lo splendido giardino di Giverny. Tra le opere più significative, il Ritratto di Michel Monet con berretto a pompon (1880), Il treno nella neve. La locomotiva (1875), Londra. Parlamento. Riflessi sul Tamigi (1905), oltre a numerose le tele di grandi dimensioni con le Ninfee (1917-1920) e gli evanescenti Glicini (1919-1920).

La mostra si arricchisce inoltre di molti contenuti digitali, come le sale avvolte da proiezioni che consentono di immergersi idealmente nella rigogliosa creatività di Monet e poi i contenuti audiovisivi e le testimonianze sulle sue fonti di ispirazione e sulla sua vita privata.

Marta Santacatterina