Art e Dossier

Adolfo Wild. L'ultimo simbolista

categoria: Grandi Mostre
27 November 2015 – 14 February 2016
Milano
GAM-Galleria d’Arte Moderna
Opening: 9-17.30 G 9-22.30

Cinquanta sculture, in gesso, marmo e bronzo, e dieci disegni di Adolfo Wildt, insieme a sette opere di confronto di Antonio Canova, Fausto Melotti e Lucio Fontana (quest’ultimi allievi dell’artista scultore), sono esposte nelle sale della galleria in occasione della mostra dedicata all'artista milanese, scultore di straordinaria potenza ed eleganza. L’esposizione, sotto la direzione di Paola Zatti, realizzata con la collaborazione dei Musées d’Orsay et de l’Orangerie di Parigi e nell’ambito della partnership fra la GAM e l’istituto bancario UBS, presenta un percorso espositivo diviso in sei sezioni cronologiche-tematiche che segue la carriera di Wildt dagli anni della sua formazione presso la bottega di Giuseppe Grandi e l’Accademia di belle arti di Brera, sino quasi alla sua morte, avvenuta nel 1936, passando per il periodo dell’adesione al movimento del Novecento italiano (1922-1926) durante il quale l’artista si dedicò soprattutto a monumenti e ritratti. Illustrati inoltre alcuni dei temi più cari allo scultore, come quello della madre e del figlio, della Madonna e del Bambino, a cui seppe donare una rinnovata iconografia tendendo a una rappresentazione sempre più arcaica e semplificata e in cui compaiono molteplici riferimenti: dall’arte egizia a quella gotica, dall’arte a rinascimentale a quella barocca. La mostra inoltre si propone di valorizzare tutte le testimonianze wildtiane ancora esistenti a Milano attraverso un itinerario tematico diffuso per la città dedicato a questo grande artista che il critico Ugo Ojetti nel 1926 sulle pagine della rivista "Dedalo" definì capace «d’esprimere l’invisibile e di torcere il corpo umano finché ne sprizzi l’anima».