Art e Dossier

Cuore della mostra Antonello da Messina. Dentro la pittura, ospitata nelle sale di Palazzo Reale a Milano sino al 2 giugno, sono venti capolavori, in prestito da istituzioni museali nazionali e internazionali, che coprono tutta l’attività dell’artista. Dipinti come la Crocifissione del 1460 circa, il Sant’Agostino, il San Girolamo e il San Gregorio Magno, realizzati fra il 1472 e il 1475, forse appartenenti al Polittico dei Dottori della Chiesa, e ancora il San Girolamo nello studio del biennio 1474-1475, l’Annunciata del 1475 e alcuni ritratti permettono di approfondire la conoscenza della pittura rivoluzionaria di Antonello. Un percorso nel quale il visitatore è condotto dalle parole dello storico Giovan Battista Cavalcaselle (1819-1897) che ebbe il merito di ricostruire il primo catalogo dell’opera dell’artista. Dello studioso sono esposti infatti alcuni taccuini e disegni. Una sezione è inoltre dedicata alla storia della Pala di san Cassiano compiuta a Venezia tra il 1475 e il 1476, uno dei dipinti più ammirati dell’epoca e considerato un vero e proprio spartiacque della pittura quattrocentesca e modello per gli artisti successivi. La mostra, curata da Giovanni Carlo Federico Villa e frutto della collaborazione fra la Regione siciliana e il Comune di Milano con la produzione di Palazzo reale e MondoMostreSkira, è accompagnata da un catalogo Skira.