Art e Dossier

Antonio Mancini e Vincenzo Gemito a Pescara

categoria: Grandi Mostre
Pescara
Museo dell’Ottocento - Fondazione Di Persio Pallotta

La mostra Antonio Mancini e Vincenzo Gemito al Museo dell’Ottocento - Fondazione Di Persio Pallotta a Pescara, presenta un confronto tra le opere di Antonio Mancini (1852-1930) e di Vincenzo Gemito (1852-1929), offrendo uno sguardo sul panorama artistico in Italia e nell’Europa del tempo e sull’importanza rivestita dai due artisti. Attraverso centoquaranta opere tra dipinti, sculture e disegni provenienti da raccolte pubbliche e private, sono toccati i momenti salienti dell’attività di entrambi evidenziandone le tangenze e le distanze e indagando il rapporto dei due con colleghi e mecenati. Obiettivo dei curatori della mostra, Manuel Carrera, Fernando Mazzocca, Carlo Sisi e Isabella Valente, è infatti quello di restituire nella loro complessità la storia e l’opera dei due artisti a partire dal 1852, quando Mancini e Gemito, entrambi di umili origini, si incontrarono tredicenni alla scuola serale di San Domenico Maggiore a Napoli. Il percorso espositivo si snoda quindi in modo cronologico toccando i momenti salienti della loro vita, come per esempio il soggiorno parigino che per Mancini avvenne prima nel 1875 e successivamente nel 1877 insieme a Gemito. Del periodo francese sono esposti per il primo i Saltimbanchi suonatori (1877), opera che nasce con l’intento di assecondare il mercato locale e caratterizzata da colori vivaci e ricchezza di dettagli, e, per il secondo, il Pescatore, replica del 1924-1925 della fusione in bronzo del 1875-1877 conservata presso il Museo nazionale del Bargello di Firenze, che venne esposta al Salon del 1877 e all’Exposition Universelle del 1878. Ma la mostra evidenzia anche gli aspetti caratteriali dei due artisti che li portarono alla rottura del rapporto nel 1878. L’ultima sezione è dedicata alla maturità con opere come Mi dipingerà così o Il buon modellino (o Pastorello in ciocie, 1884) di Mancini e di bronzetti e la Maschera dell’imperatore Alessandro (1920) di Gemito.