Due sculture di Aki Inomata entrano nella collezione di Rivoli
La collezione permanente del Castello di Rivoli oggi può vantare la presenza di due sculture di Aki Inomata, artista di Tokyio che si concentra sull’atto del “creare” come capacità non esclusiva degli esseri umani. A lui, nella scorsa stagione espositiva, era stata dedicata la mostra Mutual Aid. Arte in collaborazione con la natura allestita negli spazi della Manica Lunga del museo e curata da Francesco Manacorda e Marianna Vecellio. L’acquisizione nella collezione è poi avvenuta grazie alla donazione di Hiroyuki Maki, imprenditore e fondatore del programma filantropico Anonymous art project.
Le due opere lignee, How to Carve a Sculpture. Yuzu I e How to Carve a Sculpture. Genie I sono state realizzate rispettivamente nel 2018 e nel 2020 e sondano la relazione tra natura e tecnologia e in particolare il comportamento del castoro eurasiatico (Castor fiber Linnaeus) che mastica i tronchi degli alberi riuscendo ad abbatterli per poi usarli per costruire le sue dighe che ricordano complesse architetture in legno. Aki Inomata ha coinvolto lo scultore Takeno Yumi e si è avvalso di una macchina da taglio automatica (CNC) per realizzare vere e proprie copie degli alberi rosicchiati dai simpatici castori, mettendo così alla prova le capacità dell’uomo e delle tecnologie nella riproduzione di un oggetto frutto dell’azione animale e riflettendo allo stesso tempo sulle possibilità di collaborazione e dialogo con la natura. Accanto alle due sculture nel museo di Rivoli sono esposti documenti e video che illustrano al pubblico il processo creativo sotteso alle opere.
Marta Santacatterina