A Firenze una giornata di studi sull’arte di Slavko Kopač
Il 2025 ha segnato il “ritorno” di Slavko Kopač a Firenze, ottant’anni dopo la personale allestita presso la Galleria Michelangelo in via Porta Rossa. Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Zagabria e giunto nel capoluogo toscano nel 1943, Kopač instaurò un legame profondo con la città, rinnovato dalla retrospettiva allestita fino al prossimo 13 novembre nella Sala delle Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno. Intitolata Slavko Kopač. Il tesoro nascosto. Informal Art, Surrealism, Art Brut, promossa da ArtRencontre e curata da Pietro Nocita e Roberta Trapani, la mostra ripercorre la vicenda dell’artista, il cui stile pittorico riflette le istanze creative del secondo dopoguerra, pur mantenendo intatta la propria autonomia e il proprio carattere sperimentale.
Nel solco dell’esposizione, venerdì 17 ottobre il Museo Novecento e l’Institut Français Firenze ospiteranno KOPAČ, DUBUFFET, FALZONI, BRETON. Un’avventura internazionale tra Surrealismo, Arte Informale e Art Brut, la giornata di studi che riunirà molti degli autori dei saggi presenti nel catalogo ufficiale della mostra, edito da 5 Continents Editions e curato da Roberta Trapani. La speciale giornata prenderà il via alle 9.30 negli ambienti del MuseoNovecento con i saluti del direttore artistico Sergio Risaliti, di Cristina Acidini, presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno, e di Tamara Floričić, presidente dell'Associazione ArtRencontre, Pola. A prendere la parola saranno poi Roberta Trapani, curatrice della retrospettiva fiorentina, Bernard Blistène, direttore onorario del Centre Pompidou dal 2021, Susanna Ragionieri, studiosa di arte italiana del XX secolo, Michele Amedei, ricercatore all’Università di Pisa, e Fabrice Flahutez, professore ordinario presso l’Université Jean Monnet di Saint-Étienne e membro dell’Institut Universitaire de France, i quali comporranno un denso mosaico di punti di vista sull’attività di Kopač.
Nel pomeriggio, invece, a partire dalle 15, dopo i saluti del direttore Guillaume Rousson e di Alessandra Fusi, console onorario della Repubblica di Croazia a Firenze, l’Institut Français Firenze accoglierà gli interventi di Déborah Lehot-Couette, direttrice scientifica e delle collezioni presso la Fondazione Dubuffet, Pauline Goutain, vicedirettrice del Musée d’art Roger-Quilliot di Clermont Auvergne Métropole, Roberta Serpolli, storica dell’arte contemporanea, e Pietro Nocita, co-curatore della mostra, che descriveranno non soltanto la poetica di Kopač ma anche la mappa delle sue collaborazioni artistiche.
La giornata si concluderà con la proiezione del documentario Slavko Kopač: Barbaric Refinement di Dražen Majić, un focus biografico sull’artista e primo curatore dell'Art Brut a trent’anni di distanza dalla sua scomparsa.
Arianna Testino


