Art e Dossier

Giovan Battista Foggini. Architetto e scultore granducale in mostra a Palazzo Medici Riccardi

categoria: Grandi Mostre
9 June – 9 September 2025

Giovan Battista Foggini. Architetto e scultore granducale

Firenze
Palazzo Medici Riccardi

Con il suo stile aulico e magniloquente, le vesti che sembrano fluttuare nell’aria, i delicati gesti colti in un attimo eterno, i rilievi di Giovan Battista Foggini sembrano animarsi sotto i nostri occhi. Le figure si protendono oltre il limite della superficie, come se volessero sfuggire alla materia e aprirsi al mondo: vere e proprie finestre scolpite, capaci di catturare lo sguardo e trascinarci dentro la scena. Viene naturale desiderare di farne parte, tendere la mano ai protagonisti delle sue opere: è questa la suggestione offerta dalla mostra Giovan Battista Foggini. Architetto e scultore granducale, allestita a Palazzo Medici Riccardi fino al 9 settembre 2025 in occasione del terzo centenario della morte dell'artista. Ideata e curata da Riccardo Spinelli con il coordinamento di Valentina Zucchi, l’esposizione è promossa dalla Città Metropolitana di Firenze e organizzata da Fondazione MUS.E. 

Un percorso affascinante attraverso oltre ottanta opere - tra sculture, disegni e oggetti d’arte -, che offrono uno sguardo approfondito sulla carriera di Giovan Battista Foggini. Formatosi a Roma presso l’Accademia, istituita da Cosimo III de’ Medici, Foggini rientrò a Firenze dove assunse ruoli di primaria importanza: scultore ufficiale della corte, architetto granducale e direttore delle Manifatture di Galleria, destinate alla creazione di preziosi manufatti in pietre dure e metalli nobili. La sua cifra stilistica, espressione di un tardo barocco ispirato all’arte romana ma profondamente originale, contribuì a definire il volto della Firenze della fine del Seicento, lasciando un’eredità duratura per gli artisti delle generazioni successive. A fare da cornice a questa importante retrospettiva è Palazzo Medici Riccardi, luogo simbolo della città e prima storica dimora dei Medici. Un contesto perfetto, anche per il legame diretto con l’artista, che nel tempo fu autore di interventi significativi all’interno del palazzo: dalla decorazione della Galleria degli Specchi, affrescata da Luca Giordano, agli ambienti adiacenti, fino alla Biblioteca Riccardiana, al raffinato allestimento antiquariale del cortile rinascimentale, alla stuccatura della loggia affacciata sul giardino e all’ampliamento della facciata michelozziana lungo via Cavour.

Il percorso in mostra

La mostra dedicata a Giovan Battista Foggini (Firenze, 1652-1725) si apre con una selezione di opere giovanili, tra cui disegni e terracotte realizzati durante la formazione romana (1673-1676) presso l’Accademia fondata da Cosimo III, come Il mito di Pigmalione, presentato all’Accademia di San Luca nel 1673, una Crocifissione e dolenti modellata a Roma e poi fusa in bronzo al rientro a Firenze, – con l’inedito bozzetto preparatorio -, e la Strage dei figli di Niobe, accanto ad altri rilievi significativi. Il percorso prosegue con una sezione dedicata ai bronzetti, in cui emergono capolavori ispirati alle Metamorfosi di Ovidio, molti dei quali donati dal Granduca Cosimo III all’Elettore del palatinato, suo genero, avendone sposata la figlia Anna Maria Luisa. Queste opere, provenienti da prestigiose collezioni italiane e internazionali, sono accompagnate da derivazioni in cera, porcellana, gesso e biscuit, che ne testimoniano la fortuna. Sulle pareti sono esposte in grande formato pagine tratte dal Giornale del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, testimoni della vena creativa dell’artista. Tra i capolavori da non perdere, due degli otto ritratti di membri della famiglia Medici scolpiti per il cardinale Francesco Maria, i fastosi oggetti delle Manifatture di Galleria, come il celebre Tavolo intarsiato in pietre dure di Palazzo Pitti e raffinati reliquiari - in bronzo, ebano e argento - e due bronzi tardi eseguiti per Anna Maria Luisa de’ Medici. Una sezione è dedicata alle commissioni per Luigi XIV, tra cui repliche in bronzo e porcellana di celebri sculture antiche medicee inviate a Versailles nel 1684. Il percorso si conclude con opere provenienti dalle Botteghe di Galleria, materiali grafici e documenti storici come il Giornale degli Uffizi e il Carteggio fogginiano, esposto per la prima volta, che rivelano l’estensione delle relazioni intellettuali dell’artista. L’allestimento, curato da Luigi Cupellini, equilibra rigore storico e suggestione visiva, offrendo un’immersione completa nell’universo creativo di Foggini. Ad arricchire l'esposizione, anche la mostra fotografica La Firenze di Foggini. Sguardi di Paolo Bacherini, allestita nelle sale Fabiani che, con scatti in bianco e nero, restituisce una lettura poetica degli interventi dell’artista nel tessuto architettonico della città.

Tra le opere, due prestiti dalla galleria Brun Fine Arts di Milano

Tra le opere in mostra catturano l’attenzione dell’osservatore due importanti prestiti della galleria Brun Fine Arts di Milano. Il primo è un raffinato rilievo in stucco modellato e dipinto a finto bronzo, raffigurante la Madonna col Bambino, San Giuseppe e cherubini (1676–1679 ca.), inserito in una preziosa cornice lignea intagliata, laccata e dorata. Ritenuta opera giovanile di Foggini, la composizione si inserisce nel solco della lezione cortonesca, filtrata attraverso la cultura figurativa fiorentina, e costituisce una variante autonoma rispetto alla celebre terracotta conservata al Museo del Bargello, rispetto alla quale si distingue per alcuni dettagli iconografici e per la pienezza della modellazione. Il secondo prestito è una sontuosa cassetta in ebano, olivo, pietre dure a intarsio, bronzo e rame dorati, realizzata alla fine del XVII secolo sotto la direzione dello stesso Foggini presso le Botteghe granducali. Decorata con intarsi di fiori, un nastro in lapislazzuli, un insetto volante e una valva di conchiglia con filo di perle, la cassetta rappresenta un esempio eccellente dell’artigianato artistico fiorentino destinato al collezionismo internazionale e al dono diplomatico, espressione del mecenatismo mediceo e della straordinaria perizia tecnica raggiunta dagli artefici al servizio della corte.

Giorni, orari di visita e attività a corredo della mostra

La mostra è visitabile dal lunedì alla domenica, eccetto il mercoledì, dalle 09:00 alle 19:00 (la biglietteria e il bookshop chiudono alle 18:00). Il progetto espositivo è accompagnato da un ampio catalogo scientifico pubblicato da Edifir Edizioni Firenze. A corredo della mostra, è previsto un programma di percorsi “fogginiani” in città, pensato per valorizzare e far conoscere gli interventi dell’artista nelle principali architetture civili e religiose di Firenze. Gli itinerari, organizzati da MUS.E in collaborazione con l’Ufficio Firenze Patrimonio Mondiale e Rapporti con UNESCO, offrono al pubblico l’opportunità di accedere a luoghi emblematici e spesso poco noti del barocco fiorentino, in date selezionate tra giugno e settembre (partecipazione gratuita, con prenotazione obbligatoria scrivendo a info@palazzomediciriccardi.it). Il calendario di iniziative comprende anche visite guidate alla mostra nei fine settimana e atelier artistici rivolti a famiglie e scuole, incentrati sulla decorazione plastica in stucco. Una sezione della mostra è inoltre ospitata nelle sale della Biblioteca Riccardiana e della Biblioteca Moreniana, dove sono esposti disegni di Foggini legati alle decorazioni del palazzo e antichi volumi manoscritti e a stampa provenienti dai fondi storici delle due biblioteche. Ulteriori informazioni sul sito ufficiale di Palazzo Medici Riccardi a Firenze.

Ginevra Poli