Art e Dossier

Tutti i futuri del mondo, “All the World’s Futures”, come recita il titolo della 56. Esposizione internazionale d’arte della Biennale di Venezia, curata da Okwui Enwezor, non possono non coinvolgere anche i veri protagonisti di questi scenari prossimi venturi, i più giovani. Incoraggiare i ragazzi a vedere dal vivo gli esiti più attuali della creatività contemporanea è da sempre uno dei propositi formativi delle attività didattiche promosse dalla Biennale, che infatti propone numerose iniziative per i ragazzi anche in questi mesi, con il supporto di Giotto - Fila. Nei mesi estivi, conclusi i programmi dedicati alle scuole, rimane un appuntamento fisso dedicato alle famiglie con bambini dai quattro ai quattordici anni la domenica pomeriggio alle 15, ai Giardini o all’Arsenale, con la visita a una selezione di opere seguite da un laboratorio, sotto forma di caccia al tesoro, per una durata di circa due ore. Con l’Educational Summer, fino alla fine di agosto, su prenotazione per gruppi di minimo dieci bambini (ma lo staff della Biennale è pronto ad accogliere anche i grandi gruppi dei centri estivi), spazio ad attività pratico-artistiche, o ludico-creative, prevalentemente all’aperto e con l’utilizzo di materiali che richiedono la manipolazione (gesso, creta, plastilina). Sul tema del Giardino della creatività, il giardino quindi come luogo fisico ma anche come fonte di ispirazione, è prevista la visita ad alcuni padiglioni, seguita dalla realizzazione, sotto la guida di un operatore, di un lavoro da parte dell’intero gruppo. Alla fine dell’attività, le varie opere saranno montate in una sorta di installazione collettiva. Visite e laboratori sono disponibili anche in lingua inglese e francese.
Con l’autunno torneranno i programmi multidisciplinari, nell’intento di spingere alla contaminazione tra i diversi ambiti artistici, con i laboratori incentrati sull’ascolto, a ottobre, o sul gesto ed espressione corporea, a novembre.