Art e Dossier

Le Donne dell’Antichità di Anselm Kiefer protagoniste a Ravello

categoria: Eventi
11 July – 26 August 2025

“Le Donne dell’Antichità” di Anselm Kiefer

La nuova edizione del Ravello Festival è pronta ad alzare il sipario: anche quest’anno la città della costiera amalfitana si prepara ad accogliere alcune delle formazioni orchestrali più celebri, spaziando dal repertorio classico al jazz insieme a personalità del calibro di Daniel

Harding, Yuja Wang, Ettore Pagano, Stefano Bollani e Danilo Rea. Nell’ambito dell’attesa kermesse musicale, la Fondazione Ravello, in collaborazione con la Galleria Lia Rumma, presenta “Le Donne dell’Antichità” di Anselm Kiefer, la mostra in programma dall’11 luglio al 26 agosto prossimi nella cornice di Villa Rufolo.

Impegnato da decenni in un’indagine che combina storia, filosofia e letteratura, Anselm Kiefer è noto in tutto il mondo per la straordinaria capacità di riflettere sul tema del mito, della memoria e del sacro attraverso opere realizzate con i materiali più disparati – dal cemento al vetro, dal piombo ai tessuti. I dipinti, le sculture, le installazioni, i disegni, le xilografie dell’artista originario di Donaueschingen, in Germania, sono radicati nel tempo presente, eppure parlano una lingua universale. La figura femminile è un altro cardine della ricerca di Kiefer, il quale ne scorge la forza generativa ispirandosi alle protagoniste dell’epoca romana, della mitologia greca e delle tradizioni nordiche. La mostra in arrivo a Villa Rufolo e nel giardino ottocentesco progettato da Francis Nevile Reid abbatte i limiti temporali e innesca una narrazione che unisce passato e futuro, nel solco di entità archetipiche e dal forte valore simbolico.

A spiccare sono figure come Paete, il cui gesto ricorda quello compiuto da Arria, matrona romana che, colpendosi il ventre, rivolse al marito la famosa frase: “Paete, non dolet”, o Tusnelda, moglie di Arminio, giunta a Roma come prigioniera e celebrata da Tacito per il suo coraggio. Il lungo strascico che caratterizza la veste di Apollodors Liste e custodisce una bobina di piombo su cui compaiono fotografie di architettura in rovina evidenzia il talento di Kiefer nel far convivere mito e presente, diluendo la dimensione del tempo in un continuum denso di significati.

Arianna Testino