Le gallerie del quartiere Matignon Saint-Honoré danno il via all’Art Week di Parigi
Dopo il successo dell’edizione inaugurale nel 2024, l’Association Matignon Saint-Honoré, presieduta da Hélène Bailly Marcilhac e co-fondata con Raphaël Durazzo e Alexis Lartigue, ha alzato il sipario sulla settimana dominata da Art Basel Paris, la fiera che riunisce negli ambienti del Grand Palais ben 206 gallerie internazionali.
Patrocinata dall’architetto e designer Pierre Yovanovitch, l’iniziativa – inclusa nel programma ufficiale degli eventi di Art Basel Paris ‒ punta i riflettori sui trentasette spazi galleristici che fanno parte dell’associazione nata per consolidare il ruolo del quartiere nel panorama creativo cittadino, offrendo al pubblico un colpo d’occhio su epoche e stili differenti, dall’antichità al design agli esiti contemporanei.
Fra le tante proposte, la galleria Alexis Lartigue ospita le “abstractions croisées” di Hans Hartung, Max Frintrop e Jean Baptiste Bernadet con la curatela di Albert Baronian, mentre la galleria Raphaël Durazzo mette in luce i punti di contatto fra le poetiche di Arp, Rebay e Nevelson. Se Gagosian e la galleria Max Hetzler presentano Endless Summer, la mostra di dipinti recenti e inediti di Albert Oehlen, la galleria Lelong accoglie il lavoro di Jaume Plensa, figura di spicco della scultura contemporanea. Si cambia cornice temporale con le esposizioni allestite presso la galleria Marcilhac, che celebra un secolo di Art déco, e presso la galleria Hélène Bailly, dove la natura morta è protagonista grazie a una trentina di opere datate tra la fine dell’Ottocento e gli anni Cinquanta del secolo scorso.
Alla Galleria Continua si torna a parlare del tempo presente con gli interventi di Christian Bérard, Kader Attia, Juan Araujo, Jonathas de Andrade, Eva Jospin e la curatela di Carlo Falciani, mentre la ricerca di Lee Ufan è il cuore della rassegna promossa da Mennour. La collettiva De la ligne à la matière anima le sale della galleria Mitterand con le opere di Josef Albers, Carl Andre, Donald Judd, Sol LeWitt, Robert Mangold, Allan McCollum, Robert Morris, Kenneth Noland, Richard Nonas, Fred Sandback, Keith Sonnier, Lawrence Weiner. Guarda alla storia artistica di Jean Dubuffet la mostra di Opera Gallery, mentre la pittura di Valerio Adami dà il benvenuto ai visitatori della Strouk Gallery. Si resta in Italia, infine, con il dialogo fra Morandi e Fontana innescato da Tornabuoni Art e con la prima personale di Enrico David negli spazi di White Cube.
Arianna Testino


