Art e Dossier

L’esposizione Ottocento. L’arte dell’Italia tra Hayez e Segantini a Forlì offre uno spaccato dell’arte sviluppatasi nel nostro paese tra la fase finale del Risorgimento, l’Unità d’Italia e la prima guerra mondiale. Un periodo durante il quale il panorama artistico italiano fu contraddistinto da una forte spinta sperimentale, da un deciso slancio innovativo, che si manifestò attraverso anche una grande varietà di linguaggi e di generi. Ed è proprio questa varietà uno degli elementi che la mostra forlivese pone in risalto dedicando ogni sezione a un genere che venne affrontato dagli artisti del periodo: da quello storico alla rappresentazione della vita moderna, dall’arte di denuncia sociale al ritratto, senza dimenticare il paesaggio e le vedute. Ma attraverso la produzione di Hayez, Faruffini, Cremona, Fattori, Lega, Signorini, Previati, Gemito, Boccioni e Balla, solo per citare alcuni degli artisti presenti in mostra, i curatori, Fernando Mazzocca e Francesco Leone, hanno voluto evidenziare come la pittura e la scultura del tempo siano state, allora, uno strumento celebrativo della nascente nazione, e, oggi, un mezzo per «far conoscere agli italiani i percorsi esaltanti e contraddittori di una storia antica e recente, e per riportare l’Italia ad un livello europeo» (Francesco Brunelli).