Art e Dossier

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Mario Ceroli è ospite della GNAMC di Roma

categoria: Grandi Mostre
7 October 2025 – 11 January 2026

Ceroli Totale

Roma
Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea

Venti opere – due delle quali realizzate appositamente per la mostra –, consentono di ripercorrere ben sette decenni di ricerca di Mario Ceroli, protagonista del Novecento italiano nato a Castel Frentano (Chieti) nel 1938. Il percorso, allestito in dieci sale della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma prende il via da alcune opere inserite nel nuovo allestimento delle collezioni permanenti: Ultima cena (1965), Le bandiere di tutto il mondo (1968) e Mangiafuoco (1990) introducono l’uso da parte dell’artista del legno grezzo e di materiali comuni, nonché la tensione verso la monumentalità delle opere. Nei suoi progetti, Ceroli ha sempre combinato l’aspetto della manualità all’evocazione della memoria e del ricordo: ne sono esempi Tela di Penelope del 1992, grazie alla quale rivive un “piccolo mondo antico” familiare, o ancora Primavera (1968) che si ispira alle giornate passate nei giardini di Palazzo Farnese nell’età dell’adolescenza. Non manca un’indagine tra i codici dell’arte occidentale attraverso La battaglia (1978), evidente omaggio alla celebre Battaglia di San Romano di Paolo Uccello. L’esposizione include pure Composizione, uno dei rari tronchi inchiodati realizzati da Ceroli dal 1956 al 1960 che fu premiato da Cesare Brandi nel 1960, consentendo all’opera di entrare a far parte del patrimonio della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.

“È un privilegio ripercorrere con Mario Ceroli le tappe più significative di una carriera artistica che, capolavoro dopo capolavoro, attraversa la storia dell’arte italiana, dalla Scuola di Piazza del Popolo all’Arte Povera, fino a oggi”, dichiara Renata Cristina Mazzantini, direttrice della GNAMC e co-curatrice della mostra, mentre Cesare Biasini Selvaggi, l’altro curatore, sottolinea come Ceroli totale sia stata ideata dall’artista come un’opera d’arte in sé, “totale” appunto, costituendo “un nuovo atto di una lunga e coerente continuità e libertà immaginativa di messe in scena che si susseguono da settant’anni. La mostra intende evidenziare come la ricerca permanente di Ceroli sia sempre riuscita a rinnovarsi nello spazio rischiando i successi e le consacrazioni ogni volta conseguiti, anticipando in modo pionieristico sensibilità, tendenze, macro orientamenti della creatività contemporanea”. L’allestimento è quindi concepito per richiamare il “teatro ceroliano”, dove ogni lavoro è scritturato dall’artista come un personaggio che interpreta un ruolo inedito; molte delle sculture o installazioni occupano allora lo spazio assegnato, così che lo spettatore possa immergersi e partecipare all’opera, lasciandosi trasportare in un altrove artificiale. 

Il progetto è stato realizzato anche grazie a Banca Ifis, proprietaria di alcuni dei capolavori di Ceroli. “La volontà della nostra banca – svela dichiara Ernesto Fürstenberg Fassio, Presidente dell’istituto di credito – è avanzare verso l’apertura del museo per conservare la collezione (nell'ambiente affascinante della casa, giardino e hangar- studio dell'artista), e consentirne la ricerca e la sperimentazione attraverso laboratori e atelier destinati ai giovani”.

Oltre alla mostra, l’iniziativa Artista alla GNAMC prevede la partecipazione del maestro auna serie di incontri con il pubblico, gli studiosi, nonché agli studenti delle Accademie e delle facoltà di Valle Giulia.

Marta Santacatterina