Puro, semplice e naturale alla Galleria degli Uffizi
Puro, semplice e naturale nell'arte a Firenze tra Cinque e Seicento
La Galleria degli Uffizi (piano nobile, ala ovest) ospita una raffinata mostra sull’arte tardorinascimentale a Firenze, a cura di Alessandra Giannotti e Claudio Pizzorusso. L’evento non è focalizzato su un artista, ma segue un particolare aspetto della tradizione pittorica fiorentina fra Cinque e Seicento. Il concetto portante, indicato fin dal titolo, è la linea espressiva alternativa a Leonardo e Michelangelo: la “terza via fiorentina della maniera moderna”, osteggiata dall’aretino Giorgio Vasari, fin dalla prima edizione delle Vite (1550). Questa terza via ha nella pittura di Fra Bartolomeo e di Andrea del Sarto i suoi capostipiti. Furono loro a propagare uno stile schietto: semplice, puro, fedele al dato reale, appunto. Nove sezioni tematiche chiariscono un lungo e meno noto percorso dell’arte figurativa fiorentina, con esempi pittorici ma anche scultorei. Dopo essere stati introdotti ai maestri del primo Cinquecento come Ridolfo del Ghirlandaio, Lorenzo di Credi, Fra Bartolomeo, Mariotto Albertinelli si giunge all’“ordinata maniera”: l’attitudine, “onesta e graziosa”, di artisti come Sansovino o Franciabigio. Seguono poi i dipinti di Alessandro Allori, Santi di Tito e i marmi di Giovanni Bandini, mentre, fra i “secentisti contromano”, si trovano Empoli, Mochi, Lorenzo Lippi. Molti i disegni di meditazione sul naturale, i dipinti sacri e profani, fra i quali due splendide pale dell’Accademia della Crusca di Lorenzo Lippi.