Art e Dossier

940x240.png
940x240.png

Quel che resta di Casa Balla

categoria: Grandi Mostre
17 June – 21 November 2021

Casa Balla. Dalla casa all'universo e ritorno

Per la prima volta, apre al pubblico la casa futurista sita a Roma in Via Oslavia 39 b, nella quale Giacomo Balla visse e lavorò dal 1929 sino alla morte. In trent’anni Giacomo Balla (1871-1958) trasformò l’intera abitazione di famiglia in una vera e propria opera d’arte, un laboratorio di sperimentazione fatto di pareti dipinte, di una miriade di mobili, arredamenti, utensili decorati, di numerosi quadri e sculture, di abiti da lui disegnati e di tanti altri oggetti che, insieme, hanno creato un unico e caleidoscopico progetto totale.

La ricostruzione della casa di Giacomo Ballla si è rivelata complicata, perché gran parte degli arredi e dei quadri non sono più lì. Scomparsi i quadri e i disegni, i tavoli e le credenze, le cassapanche e gli sgabelli, le cornici e i paralumi, le sedie e le librerie, i paraventi e i portaombrelli, addirittura qualche porta, e i mobiletti per le figlie. Si può dunque ricreare integralmente casa Balla soltanto nella fantasia, osservando le foto delle stanze prima che venissero smantellate e leggendo le descrizioni che ne fecero nel corso degli anni le persone che ebbero modo di vederla. Casa Balla, più che un luogo, è ormai il ricordo di una casa che fu in continua metamorfosi, che iniziò a prendere forma molti anni prima dell’arrivo di Balla in via Oslavia.

Dopo la morte delle due figlie all'inizio degli anni Novanta, l’appartamento fu ereditato da tre lontani nipoti. Un corposo lotto di quadri era stato donato dalle sorelle alla Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma. Altre opere presero la strada di collezioni private. Alcune di queste, insieme a quelle di architetti, artisti e designer invitati a indagare la casa futurista, saranno esposte fino al 21 novembre al Maxxi, nella mostra Casa Balla. Dalla casa all’universo e ritorno, curata da Bartolomeo Pietromarchi con Domitilla Marchi. C’è chi reclama da tempo la sua trasformazione in museo. Pietromarchi assicura che diventerà la sede dell’archivio storico di Balla, con le lettere, i disegni, le fotografie, i manifesti. 

Oltre all’apertura al pubblico della Casa romana, il progetto prevede un’importante mostra tematica ospitata nella spettacolare galleria 5 del MAXXI. Qui esposte opere inedite ideate e create per l’occasione che riflettono sulle numerose suggestioni di Casa Balla, opera d’arte totale, facendo emergere la profonda attualità di pensiero del poliedrico Maestro. A indagare Casa Balla sono stati invitati artisti e creativi internazionali – Ila Bêka & Louise Lemoine, Carlo Benvenuto, Alex Cecchetti, Emiliano Maggi, Leonardo Sonnoli e Space Popular – le cui produzioni incontrano alcuni importanti prestiti di Giacomo Balla nello spazio della galleria.