Art e Dossier

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Riscoprire un’emozione: Genova dedica una mostra alla nostalgia

categoria: Grandi Mostre
25 April – 1 September 2024

Nostalgia. Modernità di un sentimento dal Rinascimento al Contemporaneo

Genova
Palazzo Ducale, Appartamento del Doge

“Ma che cos'è quel nodo in gola che mi assale, che cos’è?”, cantavano Al Bano e Romina in Nostalgia canaglia. Nella sua Dissertatio medica de Nostalgia pubblicata nel 1688, Johannes Hofer individuava invece nella nostalgia una vera e propria patologia che affliggeva in particolar modo i soldati svizzeri impegnati nelle trasferte militari. Il volume, proveniente dalla Biblioteca dell’Università di Basilea, diventa allora il punto di partenza da cui si dipana una mostra che racconta questo particolare stato d’animo grazie a una moltitudine di opere quali dipinti, sculture, oggetti di arte decorativa, lavori di grafica e libri illustrati nei quali si manifesta, in maniera più o meno esplicita, la nostalgia. 

Nel percorso espositivo si ammirano centoventi opere selezionate dal curatore Matteo Fochessati – con la collaborazione di Anna Vyazemtseva - che consentono di tracciare un affascinante itinerario tra le arti figurative, collocabili in un arco cronologico dal Quattrocento al Contemporaneo, accomunate da quel filo conduttore che è della nostalgia. Numerosi gli artisti convocati in mostra mediante capolavori prestati da importanti musei e collezioni private italiane e internazionali: Albrecht Dürer, Luca Giordano, Jean Auguste Dominique Ingres, Francesco Hayez, Giovanni Boldini, Evelyn De Morgan, Giacomo Balla, Giorgio De Chirico, Florence Henri, Lucio Fontana, Yves Klein fino ad Anish Kapoor.

“La nostalgia, e la sua dimensione ‘sentimentale’, sembrano oggi fuori moda; forse per il ritmo serrato della vita quotidiana soggetta a incessanti stimoli mediatici nella vertiginosa connessione digitale, oppure perché il valore del nuovo, insieme alla necessità d’essere al passo con i tempi, trasforma l’idea di guardare ‘indietro’ di aprirsi a spazi altri in una perdita di progresso – dichiara Ilaria Bonacossa, direttrice di Palazzo Ducale –. Siamo tutti all’inseguimento di nuove emozioni, dimenticando il valore di quelle passate, per questo la scelta di Palazzo Ducale di presentare e produrre una mostra sulla nostalgia nell’arte attraverso cinque secoli, con la sua dimensione articolata e profonda, diventa un segno importante, la volontà di dare spazio a un tempo del pensiero in una società incentrata solo sul cambiamento”.

Un progetto originale, che restituisce il ritratto corale di un sentimento universale e senza tempo, descrivendo per immagini il suo svolgersi tra epoche e sensibilità differenti, dall’età classica a quella della propaganda, dall’approccio intimistico all’affondo filosofico.

Marta Santacatterina