Art e Dossier

A Roma Gagosian ospita Gerhard Richter

categoria: In galleria
6 December 2024 – 1 February 2025

Moving Picture (946-3) Kyoto Version

Roma
Gagosian

Stabilisce un debutto e al contempo un grande ritorno la mostra che la sede romana della galleria Gagosian dedica a Gerhard Richter, peso massimo della pittura contemporanea interpretata ricorrendo ad altri linguaggi e strumenti, come la fotografia e i mezzi digitali.

Il debutto è quello di Moving Picture (946-3) Kyoto Versionl’installazione immersiva presentata per la prima volta in uno spazio galleristico in concomitanza con il ritorno dell’artista originario di Dresda in una galleria italiana dopo oltre quarant’anni. In Moving Picture (946-3) Kyoto Version, opera avviata nel 2019, Richter aggiunge un tassello fondamentale al progetto Strip, iniziato nel 2010 in seguito alla decisione di frammentare digitalmente l’immagine fotografica di una tela e raddoppiare o specchiare queste porzioni sempre più piccole su superfici molto vaste. I frutti di tale impresa si sono concretizzati negli Strip paintings (2011-16), in una serie di libri, arazzi, stampe e nella STRIP-TOWER (2023), la poderosa scultura oggi esposta presso la Serpentine di Londra.

Richter prosegue nel solco di un approccio trasversale alla materia artistica realizzando un intervento su larga scala caratterizzato da un film – esito della collaborazione con Corinna Belz ‒ proiettato su ventidue metri di larghezza e ritmato da una partitura per tromba composta da Rebecca Saunders ed eseguita da Marco Blaauw. Immagine e suono tornano a combinarsi nel lavoro di Richter, artefice di esperienze che attivano lo spettro sensoriale come quelle andate in scena al Manchester International Festival nel 2015, insieme ad Arvo Pärt, e al The Shed di New York nel 2019, insieme a Pärt e Steve Reich.

L’indagine sulle potenzialità della pratica pittorica ‒ esaltate dalla commistione con la fotografia o da criteri selettivi che si affidano alle dinamiche del caso ‒ trovano in Moving Picture (946-3) Kyoto Version una sorta di apoteosi, celebrando ancora una volta la consapevole passione di Richter per le leggi della casualità e l’ossatura di una poetica libera dai rigidi vincoli delle categorie.

Arianna Testino