Soffici e le avanguardie nelle sale degli Uffizi
Scoperte e massacri. Ardengo Soffici e le avanguardie
Parole e immagini caratterizzano la mostra curata da Vincenzo Farinella e Nadia Marchioni, dedicata all’opera pittorica e critica di Ardengo Soffici. Era il 1919 quando la raccolta di saggi storico-artistici, scritti da Soffici e apparsi su “La Voce” tra il 1908 e il 1913, venne edita a Firenze da Vallecchi, con il titolo Scoperte e massacri. Scritti sull’arte. Un testo che si scagliava contro «tutti i moderni chiaccheratori d’arte», caratterizzato da una forte vis polemica, una scrittura vigorosa e decisa, e che Benedetto Croce nella sua recensione pur critica non mancava di definire «vivo ed agile». E proprio alcuni stralci di questo libro guidano il visitatore lungo il percorso espositivo a commento della selezione di opere che illustra le predilezioni e le avversioni, le riscoperte e le condanne espresse con grande acume dall’artista. La mostra punta dunque l’obiettivo sull’opera di rinnovamento della cultura italiana compiuta da Soffici con i suoi scritti, le sue iniziative, fra cui la Prima mostra italiana dell’Impressionismo allestita a Firenze nel 1910, oltre che con la sua pittura. Esposte opere, tra gli altri, di Bonnat, Puvis de Chavannes, Maurice Denis, Millet, Courbet, Fattori, Telemaco Signorini, Pissarro, El Greco, Segantini, Rosai, Cézanne, Renoir.