Art e Dossier

Stregherie. Iconografia, fatti e scandali sulle sovversive della storia a Palazzo Pallavicini a Bologna è la mostra curata da Luca Scarlini dedicata al mondo delle streghe. Un’esposizione che non solo ripercorre la storia e le storie legate alle streghe, ma che vuole rendere giustizia al senso più pieno della parola «strega». Il percorso espositivo, che si snoda lungo nove sale a tema, presenta trecento stampe, sculture e quadri dedicati alle streghe e alla magia. Una selezione di opere che illustra le iconografie più tipiche del tema come i sabba, malefici, roghi e torture, ma che propone anche immagini con scene di magia bianca, di streghe buone, di zingare e guaritrici. Immagini che rimandano al senso del sacro e ai legami profondi con la natura e che raccontano di figure con poteri capaci di aprire finestre sul futuro. La mostra indagando dunque su che cosa significhi davvero essere una strega o essere bollata come strega, ne racconta la storia e le origini lontane, partendo dall’antica religione di Diana passando per il Medioevo per giungere alle streghe moderne che ancora vivono fra noi. Esposte le stampe del famoso “collezionista dell’occulto” Guglielmo Invernizzi, ma anche opere legate al filone del simbolismo macabro appartenenti alla collezione di Emanuele Bardazzi, Edoardo Fontana e Luca Locati Luciani. In mostra anche oggetti originali legati al mondo della stregoneria fra cui antichi calderoni, feticci, amuleti, bacchette e gioielli, utilizzati dalle varie donne definite streghe o, più spesso, contro di loro. Non mancano inoltre opere di artisti contemporanei come Oppy De Bernardo, Franco Rasma e Mirando Haz che offrono un’interpretazione in chiave moderna del tema. Una sala è inoltre dedicata alla figura di Gentile Budrioli, «strega enormissima» di Bologna vissuta nel XV secolo. La mostra, che sarà arricchita da numerosi eventi collaterali, è accompagnata da un catalogo edito da Skira.