Art e Dossier

Riapre, il 16 ottobre, il Centro Pecci, “tempio” dell’arte contemporanea pronto a diventare, grazie al progetto di ampliamento dell’architetto olandese Maurice Nio, approvato nel 2006, un modello di riferimento nel panorama internazionale. Spazi espositivi raddoppiati, costruzione di una nuova ala connessa alla sede originaria per offrire un programma ancora più diversificato. Il tutto alimentato dall’intenzione di rendere la strtuttura un polo multidisciplinare e rivolto alla sperimentazione. Un ambiente capace di ospitare la ricca collezione del museo cresciuta di anno in anno. Un’architettura ad anello, per la parte di edificio realizzata da Nio, decisamente evocativa: Sensing Waves, questo il nome del suo progetto, vuole fungere da stimolo per catturare e trasmettere le espressioni creative del territorio. Funzione tradotta, nel punto più alto del complesso, da un elemento simile a un’antenna. La ripresa delle attività del museo è salutata da una mostra inaugurale, La fine del mondo (17 ottobre  2016 - 19 marzo 2017), a cura del direttore del Pecci, Fabio Cavallucci, coadiuvato da un cospicuo gruppo di noti advisor. Info: