Art e Dossier

A Vicenza riallestimento completato per Palazzo Chiericati

categoria: Eventi
21 December 2024
Vicenza
Museo Civico di Palazzo Chiericati, Ala Roi di Palazzo Chiericati

Il lungo e complesso lavoro di riallestimento che ha coinvolto il museo civico di Palazzo Chiericati di Vicenza a partire dal 2010 giunge ora a termine con l’apertura al pubblico delle undici nuove sale dell’Ala Roi - intitolata al marchese e grande mecenate vicentino Giuseppe Roi - che accolgono oltre 300 opere, alcune mai esposte prima. Si tratta di pezzi datati tra Seicento e Ottocento, secoli fondamentali nella storia e nella produzione artistica del territorio, tra i quali spiccano in particolare le pale di Tiepolo e Piazzetta provenienti dalla chiesa vicentina dell’Araceli e il corpus dei bozzetti in terracotta della bottega di Orazio Marinali.

L’allestimento presenta una novità significativa, ovvero l’affondo dedicato all’operosità di Vicenza e alla sua gloriosa tradizione produttiva tessile e serica, testimoniata tra l’altro dalle opere della Collezione Marasca. Una scelta che consente di comprendere come la storia economica della città abbia determinato il volto nobile e ricco della città berica – e si pensi all’architettura – grazie a imprenditori illuminati, alle famiglie dedite al collezionismo e a una presenza ecclesiastica attenta e culturalmente vivace. Ulteriori focus sono riservati ai ritratti su rame, avorio, alla ceroplastica, e il percorso giunge quindi all’eccezionale sequenza di bozzetti di Orazio Marinali e al gesso Trento di Canova, cui si aggiungono le vedute di Vicenza di Cristoforo Dall’Acqua.

Negli ambienti riservati al XIX secolo si intrecciano infine le figure chiave della storia pre e post Risorgimentale e si pone l’attenzione dei visitatori sulla nascita delle raccolte civiche. L’ultima sala è quindi riservata al pittore vicentino Giovanni Busato autore di alcuni intensi ritratti.

Oggi il museo presenta quindi un percorso dal Duecento alla fine dell’Ottocento unitario per impostazione, coerente negli aspetti storico-artistici quanto in quelli allestitivi: cinque colori di base accompagnano i visitatori tra le epoche e valorizzano i principali capolavori collocati in sale che testimoniano la ricchezza delle architetture palladiane e la chiara levità di quelle contemporanee. Mancano all’appello solo la riqualificazione delle aree tecniche, di servizio e di accoglienza e il recupero della corte interna.

Marta Santacatterina