Art e Dossier

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Wes Anderson e Juman Malouf: una mostra alla Fondazione Prada

categoria: Grandi Mostre
20 September 2019 – 13 January 2020

Il sarcofago di Spitzmaus e altri tesori

Milano
Fondazione Prada

Una wunderkammer da principi alla Fondazione Prada a Milano. Il regista cinematografico Wes Anderson e la scrittrice e illustratrice Juman Malouf hanno selezionato più di cinquecento oggetti tra reperti naturali, opere d’arte e manufatti, realizzati dall’Antico Egitto a oggi, provenienti dal Kunsthistorisches Museum e dal Naturhistorisches Museum di Vienna, per dar vita alla mostra Il sarcofago di Spitzmaus e altri tesori. Che dal Kunsthistorisches Museum di Vienna, dove è stata ospite per sei mesi, arriva aggiornata e allargata, alla Fondazione Prada. L’allestimento è un susseguirsi di stanze e vetrine, concepito come uno scrigno coi suoi tesori, curato da Itai Margula di Margula Architects, ed è stato trasportato come un ready-made negli spazi della Fondazione. Sono diversi temi a raggruppare le opere: i ritratti di bambini, gli oggetti di colore verde, le scatole, le miniature e gli oggetti di misurazione del tempo, i ritratti di nobili e di persone comuni, gli animali, la natura e i meteoriti presentati sia come reperti scientifici che come opere d’arte. Gli oggetti sono molteplici e davvero interessanti: il sarcofago di Spitzmaus, a cui il titolo della mostra rende onore, è una scatola di legno egiziana del IV secolo avanti Cristo che conteneva la mummia di un toporagno. È impressionante la raccolta di ritratti: spiccano lavori di Lucas Cranach il Vecchio, Tiziano, Rubens e un busto di matrona romano del primo secolo avanti Cristo. C’è l’armatura per bambino, realizzata alla fine del XVI secolo per Carlo d’Austria, figlio dell’Arciduca Ferdinando II, poi suppellettili preziose, sculture in avorio e perfino lo Smeraldo su piedistallo di rame dorato, del 1596, un assemblaggio di smeraldi colombiani lavorati in Tirolo per simulare una pietra enorme e preziosissima. Il sarcofago di Spitzmaus e altri tesori intreccia arte, scienza, collezionismo e passione, sfidando i canoni tradizionali dell’esposizione museale e proponendo nuove relazioni tra gli oggetti e gli esperti. E ovviamente va a toccare gli universi creativi di Wes Anderson e Juman Malouf che per l’occasione hanno pensato, invece che a un catalogo, a un libro d’artista che riprende l’idea del museo portatile e della collezione personale.