Art e Dossier

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La musica nell'arte

categoria: percorsi tematici

A questa iconografia religiosa, tipica del Cinquecento e del Seicento, se ne aggiunge una profana, ispirata alla mitologia greco- romana o a figure di divinità, come Venere ed Amore, di solito associate alla musica e ai piaceri della vita. Ciò è dimostrato dal bellissimo Amor vittorioso di Caravaggio e da due opere del grande pittore veneto Tiziano: Il supplizio di Marsia (in cui è raccontata la sfida musicale fra Apollo e Marsia) e Venere, Amore e organista. Nell'ambito barocco dei generi artistici si sviluppa la scena del Concerto, che spesso diventa un'allegoria, come nel caso di Rembrandt e del suo Concerto (Allegoria musicale) del 1626, o pretesto per creare un'ambientazione intima e domestica, come Signora in piedi alla spinetta di Johannes Vermeer, o addirittura, in ambito settecentesco, per descrivere un preciso contesto sociale: Concertino di Pietro Longhi. Tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento la musica acquisisce, nella vita sociale e culturale, sempre più importanza, spesso, infatti, i pittori sono intenditori di musica o amici di compositori, come Giovanni Boldini che dipinge il ritratto dell'amico Il maestro Muzio sul podio, ma ancor di più Gustav Klimt che dedicherà alla sua grande passione per la musica alcune opere magistrali come La Musica I e il Fregio di Beethoven. Per Vasilij Kandinskij e gli artisti delle avanguardie di primo Novecento, la rappresentazione della musica diventa concetto spaziale e analogia "astratta" tra segni pittorici e melodia musicale, come Improvvisazione VII; oppure ritorna ad essere natura morta da comporre e "scomporre" visivamente, come in Uomo con chitarra di Georges Braque, e Tre musicisti di Fernand Léger.