Art e Dossier

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Giovanni Balletta: biografia

Se è vero che l'arte si muove sempre nella sfera del linguaggio e della citazione, ne consegue un atteggiamento melanconico dell'artista che assume la coscienza della perdita. Perché se "il terribile, è già accaduto", l'oggi cade nell'immobilità delI' impotenza e nel gioco maniacale di mille rituali di rimpiazzamento dell'oggetto perduto.


Da qui il linguaggio altamente intellettualizzato dell'arte moderna, la coscienza della perdita che diventa stile della perdita, l'unico movimento che riesce ad assicurare un minimo ed un massimo di sopravvivenza.

Tutta la mia opera è un sintomo stilistico di tale posizione, rapportata non soltanto all'universo di immagini esterne all'arte ma anche a quello interno alla sua storia. Mi muovo con la libertà di un possidente, che non intravede confini ed impedimenti al suo nomadismo ed al procacciamento di stili ed oggetti rintracciabili nei suoi percorsi.

Adotto, moderno capitano di ventura dell'arte, come emblema il motto di Machiavelli: "Perforza o con frode". Armato di profondo realismo culturale e pragmatismo, esibisco pubblicamente la dualità pareggiata della sentenza machiavellica.

Agisco in una situazione coatta che mi "obbliga" per curiosità o vicinanza affettiva a prelevare stili e oggetti per l'imminenza dell'opera. La mia cratività consiste nello spiazzamento conseguente al processo creativo stess, la produzione di uno snaturamento del dato citato nel contesto di un linguaggio che sembra affermare e nello stesso tempo negare la sua origine.

Opere