Art e Dossier

Mi chiamo Mariano Grieco, sono nato a Napoli il 7 maggio del 1946.
Dopo gli studi medi mi sono iscritto al Liceo Artistico di Napoli dove mi sono diplomato; ho frequentato per due anni l’Accademia di Belle Arti di Napoli, sezione scultura, i miei maestri sono stati Emilio Greco ed Augusto Perez; poi il mio incontro con la fotografia nel 1965 segna una svolta nei miei interessi culturali e nelle prospettive professionali. Dopo la parentesi del servizio militare, inizio l’attività di fotografo professionista prevalentemente come fotografo d’arte per i maggiori artisti napoletani. Nel gennaio del ’67, un viaggio nel Belice sconvolto dal terremoto, dove presto servizio civile come volontario, sposta il mio asse di interesse verso i temi delle emergenze umane e sociali.
Nel 1967 mi trasferisco a Roma iniziando l’attività di fotogiornalista free lance, attività quest’ultima che mi ha portato a viaggiare in Italia ed in Europa per la realizzazione di fotoreportage su tematiche essenzialmente, se non esclusivamente, sociali. Miei reportage sono stati pubblicati dai maggiori periodici italiani e, in alcuni casi, anche all’estero.
Ma il mio occhio particolare, e perché no, la mia anima, sono stati spesso rivolti alla mia città nella quale peregrinavo costantemente, nel tempo libero, cercando di cogliere, fotograficamente, quella sottile essenza che sentivo vibrare intorno a me.
Nel corso di questa mia attività ho raccolto un archivio notevole di immagini che poi, per i vari accadimenti della vita, è rimasto pressocché inedito ed inutilizzato.
Nel 1971 ritorno a Napoli. Dopo una lunga parentesi di varie professionalità, in cui mi sono dedicato alla foto pubblicitaria, all’organizzazione e allestimento di mostre d’arte, e all’editoria (ho fondato nel 1996 la casa editrice Altrastampa Edizioni, e creato e diretto un periodico di cultura e turismo alternativo - Campania Felix -, una delle mie attuali attività), nel 2006 mi sono trasferito in un antico casale immerso in un uliveto secolare in provincia di Salerno.
Nel 2009 ho ripreso un’idea di alcuni anni prima quando, sfogliando il mio archivio, mi resi conto che non mi bastava più la sola immagine fotografica in quanto tale, mi sembrava che i soggetti delle mie foto mi chiedessero di essere riportati in vita, anzi ad una nuova vita che li svincolasse dagli stretti margini della loro quotidianità fatta di pellicola o carta, per vivere avventure differenti, raccontare nuove storie con altri interpreti anch’essi desiderosi di altro e di altrove, magari chiamando a fare “comparsate”, o ad assumere un ruolo primario, personaggi di ben altri lignaggi e con ben più blasonate storie, forse sognando un’anarchia in cui tutti gli incontri e tutte le opzioni fossero possibili. Io non ho fatto altro che accontentarle, ma il mio tentativo di chiuderle in nuove storie dai margini conclusi non sempre riesce, spesso qualcuno mi sfugge in un sussulto di anarchico protagonismo. Ed io lascio fare.
Utilizzando le immagini del mio archivio di negativi e diapositive ho iniziato ad elaborare progetti di storie costruite, o meglio, assemblate con personaggi e ambienti provenienti da immagini differenti, in qualche caso aggiungo personaggi non fotografici, provenienti da quadri, immagini giornalistiche o pubblicitarie prese dai periodici, ma che, a mio avviso, perfettamente si prestano ad interpretare il nuovo ruolo loro assegnato.
Realizzo questi “pezzi” in maniera assolutamente artigianale in cui la creatività si coniuga con una manualità quasi “operaia”, riscoprendone il valore umano e sociale. Utilizzo stampe digitali ad alta risoluzione montate su multistrato, le sagome sono ritagliate ed assemblate insieme a vari livelli a formare la “scena”.
Nell’aprile 2011 parte dei miei lavori sono stati presentati in una mostra personale allestita presso la Pica Gallery a Napoli.
Mariano Grieco


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