Art e Dossier

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Silvia Lepore: biografia

Nella ricerca degli ultimi anni l’attenzione di Silvia Lepore si è andata concentrando sul tema dei sensi intesi come tramite del rapporto più istintivo e diretto con quanto ci circonda. In particolare il tatto si è rivelato come la forma di percezione più primitiva, in grado di stabilire un contatto privo di mediazioni tra noi e ciò che è altro da noi, che innanzitutto si rivela essere il nostro corpo. Da questa attenzione ai sensi deriva uno dei tratti principali di questa pittura che è la tendenza alla sinestesia. La scelta di ricorrere ai monocromi, di forte impatto emotivo, è il frutto di un espressionismo legato ad una raggiunta consapevolezza e maturità artistica. Il rosso è il colore di una sofferta interiorità, di grande forza e impatto, il bianco immerge in una serenità ingenua e quasi prenatale, il nero è la riemersione dal caos, quasi una rinascita e una nuova presa di coscienza. L'utilizzo della garza, non semplice supporto ma parte integrante dell’opera, richiama l’idea di un elemento che avvolge il corpo, lo tocca, e sul quale si depositano delle tracce che prendono consistenza mediante un sottile strato di stucco sul quale si realizza l’intervento pittorico. Ciò che rimane sulla garza è il segno della superficie del corpo, la sua dimensione di filtro che al contempo distingue, separa, ma mette anche in comunicazione, quasi in un ritmo di inspirazione ed espirazione, l’interno con l’esterno.

Opere