Art e Dossier

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Art History: Ricerca iconografica

Elia

In ebraico significa "il mio nome è Jahwèh". Profeta, vissuto intorno all'850 a. C. sui monti di Galaad, dalla forte personalità, avversò con grande determinazione il culto dei Baal-Melkart importato tra gli israeliti da Acab, re di Israele, e da sua moglie Gezabele. Benché non vi siano dubbi sulla storicità della sua figura, gli episodi della sua vita sono narrati in una dimensione mitica per dare risalto alla potenza divina. Il profeta, dopo aver annunciato una grande siccità, fuggì al torrente Cherit che non si era prosciugato dove i corvi lo nutrirono di pane e carne. Con il tempo però il ruscello si prosciugò ed Elia andò nella città di Zarpat, o Sarepta, dove incontrò una vedova che raccoglieva legna e che gli diede da bere e da mangiare. Quando il figlio della vedova si ammalò gravemente e morì, Elia lo resuscitò. Secondo la tradizione, Elia visse da eremita sul monte Carmelo, dove un giudizio del Signore, che ebbe come arbitro il profeta, dimostrò che il vero dio è Jahwèh. Egli è per lo più raffigurato coperto con pelli di animali come Giovanni Battista, del quale fu ritenuto la prefigurazione, o vestito dell'abito carmelitano (una cappa bianca sopra una tunica bruna). Gli attributi più frequenti di Elia sono i corvi che lo nutrirono nel deserto e una ruota del carro infuocato sul quale egli ascese al cielo.