Art e Dossier

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Art History: Ricerca iconografica

Prometeo

Figlio di un Titano, Giapeto, e di una ninfa, Climene, è uno dei personaggi più celebri della mitologia e della letteratura classica, protagonista di due famose tragedie di Eschilo, Prometeo incatenato e Prometeo liberato, e anche di numerose opere letterarie moderne e contemporanee. Nonostante esistano diverse versioni del mito di Prometeo, elemento comune fra tutte è il legame con la storia della creazione dell’uomo e con il famoso gesto del dono del fuoco fatto agli uomini. Secondo Platone egli verrà costretto a rubare il fuoco agli dèi per donarlo agli uomini per porre rimedio a un errore compiuto al momento della creazione; Apollodoro riferisce invece che era stato lo stesso Prometeo a creare il primo uomo. La vicenda più importante racconta (Esiodo, Luciano) di un duplice inganno nei confronti di Zeus, il quale, la prima volta, aveva privato gli uomini del fuoco per punire Prometeo che lo aveva sfavorito in modo scorretto in una contesa, dove questi aveva fatto da arbitro. Di conseguenza, Prometeo, con l’aiuto di Atena (che gli aveva insegnato tutte le arti, che egli a sua volta aveva trasmesso agli uomini), era riuscito a entrare nell’Olimpo e staccare dal carro del Sole una scintilla incandescente per restituire così il fuoco che era stato sottratto agli uomini. Zeus, irato per essere stato in tal modo raggirato, punì gli esseri umani inviando loro Pandora, fonte di ogni male, riservando a Prometeo una punizione crudele, facendolo incatenare da Efesto alla cima del Caucaso. Ogni giorno un’aquila scendeva su di lui e si cibava del suo fegato, che ricresceva ogni notte, rendendo il tormento interminabile. Infine, Prometeo, la cui pena avrebbe dovuto essere eterna, fu liberato da Eracle, che uccise l’aquila e liberò il Titano dalle sue catene.