Art e Dossier

940x240.png
940x240.png

Asta Christie’s: un successo a Milano

categoria: Eventi
11 aprile 2018
Milano
Christie’s

Atmosfera frizzante, sala gremita, due file di esperti al telefono con i clienti, hanno garantito mercoledì un bel successo all’asta di Christie’s Milano. Il fatturato totale è risultato pari a 14,7 milioni o il 97% di quanto ci si aspettava, nonostante più volte il banditore sia partito da una cifra lontana dalla stima minima. L’inizio è stato col botto. Un Aerei di Alighiero Boetti, certamente molto luminoso ma piccolo (23x48 cm), è stato venduto per 143.000 euro, cioè oltre il doppio della stima massima e soprattutto più o meno quanto era stato pagato l’anno scorso sempre da Christie’s a Milano (27/4) un altro simile – ma tre volte più grande. Eravamo appena al lotto 8, e una Amalassunta su fondo rosso e chiaro di Osvaldo Licini è stata scambiata per 427.000 euro, in realtà appena sopra la stima minima, ma comunque un prezzo mai visto per l’artista, a dimostrazione che Christie’s quest’anno aveva puntato sull’alta qualità.
A questo punto, l’asta è entrata nel clou e il pezzo che doveva risultare il più caro, lo è stato davvero. Una Achrome di Piero Manzoni, consueto ma comunque diverso da ogni altro, grazie alla particolare tecnica usata da Manzoni per questo genere di opere, è passato di mano per 3 milioni. La battaglia al rialzo si è svolta tutta ai telefoni, come spesso è accaduto nella serata. Notevole anche il percorso seguito da un Concetto Spaziale: Attese di Lucio Fontana, una tela monocroma rossa con un solo taglio, molto ben conservata e presentata. Il prezzo finale è risultato di circa 1,7 milioni, niente a che fare con la stima iniziale di 0,7-1 milioni.
Nella preview dell’asta, Christie’s aveva molto ben presentato la scultura Taglio bianco di Leoncillo, in un ambiente ristretto, molto illuminato, fra piccoli quadri non invadenti. Scelta vincente. Dopo una serie di rialzi scoppiettanti è passato di mano per 283.000 euro, contro una stima già importante di 80-120.000 euro. E fra un Piero Dorazio (Jeux d’Air) venduto al massimo storico di 451.000 euro – ossia 140.000 in più di quanto era stato pagato da Sotheby’s il 27/5/2008 – e qualche altro bel Fontana e Rama, l’asta si è chiusa con soddisfazione generale.

 

 

Daniele Liberanome