Art e Dossier

940x240.png
940x240.png

A Catania: un prezioso ricongiungimento

categoria: Mostre
20 luglio – 3 novembre 2019

Il kouros ritrovato

Catania
Castello ursino

Il Castello ursino a Catania ospita sino al 3 novembre Il kouros ritrovato, esposizione che offre l’occasione di ammirare per la prima volta riuniti il torso del Kouros di Lentini e la Testa Biscari, due reperti archeologici di epoca greca, che Vittorio Sgarbi per primo aveva supposto correttamente facessero parte della stessa statua. Un ricongiungimento reso possibile dal prezioso lavoro di valorizzazione del Kouros curato da Sebastiano Tusa, prematuramente scomparso. Un’unione che è stata possibile anche grazie alle indagini petrografiche e geochimiche promosse dall’associazione LapiS (Lapidei Siciliani) che hanno permesso di scoprire che i due reperti erano stati ricavati da un unico blocco di marmo proveniente dalle cave di Lakkoi nell’isola greca di Paros. Anche un’analisi morfologica e tattile della conformazione anatomica della regione del collo e delle aree limitrofe, atta a definire l’esatta posizione della testa, ha avvalorato la relazione tra le due parti scultoree. La Testa Biscari, testa apollinea ritrovata da Ignazio Paternò Castello, principe di Biscari, nel Settecento, è così stata ricongiunta al torso di efebo acefalo acquisito nel 1904 da Paolo Orsi e conservato nel Museo archeologico regionale di Siracusa, “ridando vita” alla statua raffigurante un giovane che aveva funzione funeraria o votiva, e appartenente a una tipologia che era molto diffusa nel periodo arcaico e classico, tra il VII e il V secolo a.C.