La fragilità della bellezza in mostra alla Reggia di Venaria
La fragilità della bellezza. Tiziano, Van Dyck, Twombly e altri 200 capolavori restaurati
La Reggia di Venaria è lo scenario della mostra La fragilità della bellezza. Tiziano, Van Dyck, Twombly e altri 200 capolavori restaurati, che rende noti al grande pubblico i risultati della XVIII edizione di Restituzioni, il programma di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale, con la curatela scientifica di Carlo Bertelli e Giorgio Bonsanti, che il Gruppo Intesa Sanpaolo porta avanti da quasi trent’anni. Una selezione di opere, delle oltre duecento riportate al loro primitivo splendore nell’ultima campagna di restauro, che dall’antichità giunge sino all’epoca contemporanea, offre un ampio spettro della cultura artistica non solo italiana, ma mondiale. Fra i manufatti “restituiti” al pubblico, provenienti da diciassette regioni italiane e da Dresda, si possono ammirare gli affreschi staccati della Tomba di Henib, del Museo egizio di Torino e la preziosa Testa di Basilea del V secolo a.C del Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria. Ma anche una nutrita selezione di dipinti antichi e contemporanei. Così accanto al San Girolamo penitente, dipinto da Tiziano a metà degli anni Cinquanta del Cinquecento per la chiesa di Santa Maria Nuova a Venezia (Milano, Pinacoteca di Brera) e il San Daniele nella fossa dei leoni di Pietro da Cortona delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, è possibile ammirare anche capolavori di Morandi, Burri e Twombly.